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Facile, sobrio, italiano… … Da Parigi a New York si brinda con il prosecco … Aneri: “Il nostro vino sarà nel menù di Natale della Costa Crociere e sarà servito nei migliori ristoranti mondiali. Ora punto alla Cina”… Quattro tra i più celebri ristoranti nel mondo si sono uniti a Costa Crociere per dare vita a un menù made in Italy per Natale e Capodanno. Lo “Stresa” di Parigi, il “Santini” di Londra, il “San Pietro” di New York e il “Cracco” di Milano hanno deciso di accompagnare i piatti con i vini della bottega Aneri, dove il prosecco la fa da protagonista. Per il brindisi, insomma, i grandi chef si affideranno a questo vino - da poco tutelato col Docg - che può essere innalzato a testimoniai del vino italiano. “Non posso che essere orgoglioso di questa scelta”, spiega Giancarlo Aneri, “anche se il merito è proprio del prosecco. Negli ultimi anni sta scalando le classifiche italiane e mondiali. Oltre a Costa, va segnalato il boom di vendite alla Esselunga. Nella catena di Caprotti - sottolinea Aneri - ci sono i sommelier che fanno passare il prodotto alla clientela. Forse per questo le vendite sono incrementate del 50%... Loro cercano di far conoscere il prosecco ai loro clienti, danno risposte e puntano molto sulla qualità”. Già, la qualità. Ma forse non è il prezzo che fa la differenza? “Una volta era così”, continua l’uomo che ha fatto brindare Obama: “Il fatto è che il prosecco ha più dignità, più appeal, per questo va in controtendenza rispetto al mercato. Mentre i consumi di vino diminuiscono, aumenta la ricerca di qualità. In molti party americani, il prosecco è diventato l’emblema dell’italianità. Ormai ha una sua autonomia. E c’è chi lo preferisce al Moet. Nei grandi ristoranti - a New York, Londra o Tokyo - lo offrono prima ancora che lo scelga il cliente. Allo Stresa, a Parigi, dove vanno Sarko o Arnault, è diventato l’aperitivo tipico”. Piace il prosecco. Ha qualità. Ha successo. L’altro ieri Aneri ha fatto brindare anche Cristian De Sica e Belen Rodriguez alla prima di “Natale in Sudafrica’. La Norvegia Cruise Line, l’equivalente della Costa in Europa, ha scelto per le sue 12 navi un unico vino italiano nella carta: il prosecco Aneri. Ma perché tira? “Perché è facile... una signora è più facile che beva due bicchieri di prosecco che due di champagne: ha meno gradazione. Non ti tradisce”. “La crisi poi ha diminuito gli sfarzi, a volte sprechi, quindi si va verso un vino di qualità - aggiunge Aneri - con prezzo accessibile e sobrio. La sobrietà ti fa vincere su tutti i mercati, compresa la Cina”. La Cina? “Tutti si stanno muovendo verso la terra del Dragone, Pechino è il mercato del futuro. Per ora è piccolissimo, per questo è più semplice entrarci con vini facili, come il Prosecco. È il grimaldello che apre la prima porta. Il mondo ce lo invidia: senza sminuire il valore degli spumanti classici, che però si scontrano con lo champagne, il prosecco ha una strada diversa. Senza concorrenza”.

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