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Libero

Un tubino nero in cantina… Una bottiglia viene scelta per essere aperta, degustata, interpretata, ricordata. Così come una donna sceglie un bel vestito: per fare colpo, per sentirsi più bella, valorizzare la propria figura e imprimere il proprio stile. Come? Certamente abbinando giusti accessori che faranno la differenza. Ma eccoci alla nostra bottiglia. Con cosa l’abbiniamo? Serata fra amici? Rossi di medio corpo e dal vitigno internazionale, tanto non sanno distinguere un baccalà da uno stoccafisso. Serata in famiglia? Porto quello che piace a me! Serata a due? Ecco che cominciamo a pensare, dove andare, a che ora prenotare, cosa mangiare e soprattutto cosa bere. Perché alla fine di una serata così tutto deve essere perfetto. Il vino nella sua collocazione è assolutamente femmina. Solo alcuni sono di una tale classe da apparire come rare signore. Poi ci sono gli intriganti, chiusi e quasi timidi all’inizio, ma che con il giusto tempo si apriranno. Ci sono vini che fanno parlare molto di se, gossippati, e quelli che non hanno bisogno di parole. E infine c’è
quell’immancabile tubino nero nell’armadio che è risolutivo. Esiste anche un vino così per ognuna di noi: una bottiglia è scelta per essere aperta, amata. Alcune venerate in eterno. Come un bell’abito, che si sceglie (inconfessabilmente) pensando a quando sarà sfilato.

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