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Libero

Le sensazioni del sommelier ... Un calice di sincerità... Era il 1989 quando Steven Soderbergh
vinceva la 42ª Palma D’Oro al Festival di Cannes con “Sesso, Bugie e Videotape”, ed io dopo aver visto quel film credevo di poter smascherare tutte le bugie. Mai tale certezza fu più smentita nella mia vita. Si dice che: “gli occhi sono lo specchio dell’anima”, beh allora io, i miei uomini, li ho
trovati tutti con un’anima contraffatta, visto che anche quando dicevano la bugia più grossa del
mondo e cercavo di scorgere anche un piccolo tremolio o cedimento, in quelle pupille non trovavo niente! In confronto a loro, alcuni attori da Premio Oscar sembravano recitassero all’oratorio.
Invece i vini aromatici non mentono, non potrebbero e non lo sanno fare ed io per questo li adoro. Se metti il naso nel bicchiere e “ascolti” delle note di frutta esotica, agrumi dolci, noce moscata, un po’ di cannella, rosa gialla e folate minerali, sai di essere davanti ad un Gewurtztraminer, non puoi sbagliare, il vitigno aromatico non te lo permette. Meraviglioso. E con gli uomini sto imparando
anch’io. Uno, qualche sera fa mi ha detto che non gli piacevo: mentiva! Infatti non era per nulla
aromatico.

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