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Libero

Il nostro petrolio si chiama enoturismo ... Vini nel mondo... “Il vero “petrolio” dell’Italia è il turismo, in particolare l’enoturismo. Serve una cabina di regia tra i Ministeri del Turismo, delle
Politiche Agricole e dello Sviluppo Economico per affrontare il problema della contraffazione”. Così ha esordito Alessandro Casali, patron di “Vini nel Mondo” (Spoleto, 2-5 giugno). E il Ministro delle Politiche Agricole, Saverio Romano, lo ha appoggiato, dicendo che “gli eventi sono una forza per la promozione dei prodotti italiani tra i consumatori: è un modello di comunicazione da sostenere, unisce la valorizzazione del territorio, la selezione delle migliori aziende e un patrimonio storico culturale che proiettano in alto l’immagine del nostro Paese”. Sul vino “Dobbiamo lavorare - ha detto Romano - su export e calo dei consumi interni, con campagne coordinate di comunicazione del made in Italy, ed investimenti destinati per il 70% all’estero e per il 30% al mercato nazionale. Coordinando tutte le iniziative, avremmo risultati migliori. Il vino e la gastronomia, del resto, sono il secondo motivo che spinge i turisti a visitare il nostro Paese, e i 70 milioni di “italiani” all’estero, avendo il wine & food nel loro Dna, possono fare da perfetti ambasciatori”. Intanto, Spoleto sta per trasformarsi in una grande enoteca a cielo aperto, con l’evento “Vini nel Mondo” (www.vininelmondo.org): palazzi storici, i vicoli e le
piazze medievali della cittadina umbra saranno il palcoscenico per degustazioni guidate, presentazioni e dibattiti. Il 4 giugno asta benefica di vini pregiati e “Notte Bianca”, con tutti i locali aperti fino al mattino.

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