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La scelta del vino è cosa da uomini … Sondaggio Winenews/Vinitaly… In casa è lui che compra, ordina e impone l’etichetta Ma l’incombenza dei fornelli è ancora femminile…Gli stereotipi sono duri a morire, anche nel mondo del wine & food: se alla scelta e all’acquisto del vino continuano a pensarci soprattutto gli uomini (77%), tocca alla maggioranza delle donne (71%) il compito di stare ai fornelli. Così , è se vi pare, la vita enogastronomica nelle case e nelle famiglie italiane. Almeno questo è quanto emerge dal sondaggio realizzato da www.winenews.it, uno di siti più cliccati dagli appassionati italiani, e Vinitaly (www.vinitaly.it), appuntamento enologico di livello internazionale, al quale hanno risposto 1.249 enonauti (amanti di vino & web). Quando si tratta di scegliere e acquistare il vino, non ci sono dubbi: è un compito che spetta ancora ai maschi: il 77% degli enonauti afferma che ad occuparsi dello shopping di bottiglie tocca all’uomo di casa, a fronte di un 23% di donne che si assume la responsabilità di decidere cosa versare nei bicchieri. Insomma è lui che impone l’etichetta in famiglia. Eppure gli uomini delegano ben volentieri quando si tratta di cucinare: nel 71% dei casi è la moglie (o la compagna, o la madre) ad occuparsi della preparazione dei pasti. Insomma lei rimane ancora l’angelo del focolare. E a quanto pare sempre alle donne tocca fare i conti e la spesa. Solo il 29% dei “maschietti” si mette personalmente ai fornelli. Sembrano così confermati gli stereotipi delle classiche suddivisioni dei compiti tra uomini e donne, nonostante tra gli enonauti sia più alto l’interesse, la sensibilità e l’attenzione verso ciò che si mette in tavola, rispetto all’uomo medio. Ma qualcosa si muove: c’è chi ha risposto di alternarsi ogni tanto nella preparazione dei pasti alla moglie o alla compagna; una percentuale che, seppur minoritaria rispetto al totale delle risposte, sembra comunque mostrare un segnale di maggior coinvolgimento delle “quote azzurre” dedicate alle pentole. Per la frequenza con cui si beve vino, la regola generale è: poco, ma bene. La maggioranza preferisce bere solo a cena (46%), ma è ampio lo “zoccolo duro” che afferma di bere un bicchiere di vino a tutti i pasti (35%). C’è poi chi (15%) ama bere per l’aperitivo, rito letteralmente dilagato nel nostro Paese negli ultimi anni, mentre sono in netta minoranza coloro che bevono unicamente a pranzo (4%). Ma dove si compra il vino? La comodità e la convenienza portano il 34% degli enonauti a fare acquisti soprattutto nella grande distribuzione - supermercato o ipermercato - mentre il 31% si rivolge in enoteca, in particolare quando cerca un’etichetta particolare. Il 28%, una quota molto rilevante, compra invece direttamente dal produttore, mentre solo il 7% si rivolge a internet. Insomma, benché avvezzi alle nuove tecnologie e frequentatori abituali del web, gli enonauti italiani continuano a preferire i tradizionali canali di acquisto. E soprattutto amano fare di testa loro: ben il 32% afferma di non seguire i consigli di nessuno quando acquista il vino, affidandosi piuttosto alla propria esperienza, intuito e curiosità. Il 19% si rivolge ad internet, a caccia di informazioni o commenti di altri appassionati, mentre il 18% si fida dei consigli di amici e conoscenti; il 17% consulta riviste specializzate in cerca di indicazioni e il 14% si rivolge alle guide. Per gli accessori dell’universo enologico (bicchieri, cavatappi, decanter), gli enonauti non sembrano particolarmente influenzati dalle novità del mercato: il 64% si dice indifferente ai richiami del marketing, dichiarando di possedere già i propri oggetti preferiti e di non sentire il bisogno di cambiarli continuamente in base alla moda.

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