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Libero

L’Italia delle bollicine sfida la Francia A Bordeaux il meglio in bottiglia ... Il mercato asiatico, ciò che offre e ostacoli che presenta, il rapporto vino & salute, le nuove opportunità non ancora sfruttate dal web, le tendenze in voga negli Usa, oggi il mercato più grande del mondo, l’impatto del turismo sulle cantine: questo e tanto altro, di scena a “Vinexpo” (19 - 23 giugno), a Bordeaux (www.vinexpo.com). L’Italia? Il progetto è ambizioso: andare in Francia, eterna concorrente, a raccontare quanto è buono il vino italiano, ma anche come si intreccia con storia, musica, città e territori più belli d’Italia. Su questo punterà la missione Ice (Istituto commercio estero), con seminari (www.terroirsditalie.com), con Attilio Scienza, tra i massimi esperti al mondo d’enologia, Giuseppe Martelli, presidente Assoenologi, il musicista e wine-writer Giovanni Bietti: un percorso storico sull’evoluzione di Enotria con i vini di Cesari, Papi, Vicerè e del Risorgimento; uno musicale con Verdi, Bellini e Mozart, affascinati dal nettare di Bacco; il legame tra il vino e i luoghi patrimonio Unesco d’Italia; come la vite ha cambiato struttura paesaggistica e sociale d’Italia (seminario “Comuni non Comuni” by Città del Vino). E poi il progetto per una produzione vinicola eco-compatibile “Magis”, con 12 Università italiane, organizzazioni di filiera e cantine (Antinori, Argiolas, Donnafugata, Frescobaldi, Giv, De Castris, Marchesi di Barolo, Mastroberardino, Mezzacorona, Fratelli Muratori, Planeta, Ruffino, Santa Margherita, Settesoli, D’Almerita, Umani Ronchi, Zenato, Zonin ...). Non a caso la delegazione italiana al Vinexpo è quella più numerosa, dopo, ovviamente, la Francia.

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