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Libero

Voglia di Frascati … Alla riscoperta di un vitigno di classe sui Castelli romani, dove i Papi e la nobiltà nera avevano il loro buen retiro, costellato di ville meravigliose... Credo che certo avanspettacolo televisivo abbia fatto più danno della fillossera e di una grandinata ai primi di settembre messe insieme. Una certa allure casareccia e spesso pecoreccia, quelle note “Anvedi ecco Marino la sagra c’è dell’uva” o ancora “Ma che c’emporta ma che ce frega si drento ar vino ce metti l’acqua”, hanno svilito e negletto un’aristocratica qualità enoica dei Castelli Romani e ancora di più non hanno fatto percepire la bellezza del paesaggio, la ricchezza del patrimonio d’arte. Credo che archetipico invece di che cosa era giusto fare sia il lavoro di uno chef di queste terre che conduce, insieme con la famiglia, il ristorante ereditato di generazione in generazione: Paolo Cacciani. Mi disse un giorno Paolo facendomi affacciare dalla terrazza del suo locale da cui si domina Roma con quella sky line che è una rappresentazione palmare delle contraddizioni dei nostri tempi perché l’occhio prima s’infrange sulla diga cementizia delle periferie violentate dai palazzinari, poi si riposa alla vista dei fori e infine s’innalza con il Cupolone, “Vedi un tempo arrivavano da là le carrozze a cercare il benessere, ora ci stanno trasformando in un dormitorio, ma noi qui abbiamo un’altra storia”. Eh già, basterebbe passeggiare nel parco di villa Lancellotti, oppure affacciarsi al belvedere, o ancora frequentare il bellissimo museo comunale, incamminarsi per i vicoli per constatare che Frascati è ancora, e malgrado le sciagure di noi contemporanei, un’oasi di bello, di verde, di architetture e di patrimonio d’arte. Non so se ci avete fatto caso peregrinando la nostra bellissima Italia - di cui poco si conosce e ancor meno si valorizza - ma là dove la natura si esprime in un’ estetica celestiale, la dove piuttosto che il benessere si coltiva l’essere bene, là c’è un convento, una pieve, un luogo sacro. Per dire che chi ha confidenza con l’Altissimo sa scegliersi dove vivere. E se Frascati è stata in saecula saeculorum il buen retiro di Papi, cardinali e della Nobiltà Nera che ci hanno lasciato in eredità un patrimonio architettonico di pregio assoluto una ragione ci sarà. Se riuscite a percepirla sott’otto la coltre del traffico e del pecoreccio allora capirete che siete immersi in una terra di aristocratica ruralità. Ed è da questi colli che nasce uno dei bianchi secondo me più suggestivi, bevibili, appetibili d’Italia e che non so perché, anzi meglio lo capisco e pur tuttavia non me lo spiego, è stato negletto dalla critica e oggi pare confinato ad un mercato domestico. È il Frascati esaltazione di un vitigno di rara raffinatezza ed espressività: la Malvasia Puntinata. Ora devo pur confessare che io ho per le Malvasie in genere un debole, mi piace tantissimo quella istriana, mi piace quella di Candia, ma la Puntinata oltre ad avere leggerissima vena aromatica, assume maggiore freschezza e una certa consistenza minerale. Proprio le caratteristiche dei grandi Frascati. Purtroppo l’essere considerato uno dei vini “der portace da beve” ha indirizzato le cantine a iperprodurre, a badare più alle quantità che non ad esaltare l’espressività del terroir (bello e denso come ho cercato di narrarvi) e del vitigno: profumato e fresco. Ma oggi vivaddio c’è una forte inversione di tendenza ed alcuni Frascati - ridotte le rese, fattesi più attente le vinificazioni - sono divenuti bianchi di classe senza perdere in bevibilità. Così con pesce o crostacei, ma anche con la porchetta e perché no con un cacio e pepe o un fritto vegetale, questo vino è davvero un sorso di freschezza. E se il Papa andava a passar l’estate da queste parti anche per noi oggi, sorseggiando un calice di Frascati, c’è l’occasione di vivere un’ estate in bianco.

Villa Simone Vigneto FilonardiFrascati intenso di note vegetali leggermente aromatiche, e venature muschiate. Minerale e fresco all’incontro del palato ha lunghezza di gusto ( €10)

Poggio le Volpi Frascati EposLe note di menta selvatica, di rucola si sposano ad un sottofondo di frutti gialli, E’ un Frascati pieno e armonico al naso così come è ampio al palato ( €9)

Fontana Candida Luna MaterBianco di qualità superiore. Ha naso complesso che va dalla rucola al biancospino e in bocca ha pienezza e freschezza sostenute da mineralità. Di alto livello ( €14)

Casale Vallechiesa Frascati SuperioreVino che fa dell’immediatezza al palato e della sua delicata ampiezza al naso con spettro che va dal prato al frutteto la sua maggiore caratteristica (€8)

Casale Marchese Frascati SuperioreUn campione nel rapporto qualità prezzo. Bianco di notevole bevibilità regala sfumature di erbe aromatiche e di fiori gialli. Al palato è fresco ( €6)

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