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Per gli spumanti è una vendemmia da gran millesimato … Franciacorta, TrentoDoc, Oltrepo Pavese e il gran Prosecco: grappoli sani e abbondanti per consolidare il successo … Se è vero che le bollicine italiane sono sulla cresta dell’onda, tanto che sono la tipologia di vino made in Italy che cresce di più su tutti i mercati del mondo, a confortare i produttori c’è anche la qualità della vendemmia 2011, con le uve destinate agli spumanti giunte in cantina. Ecco il sentiment, pressoché unanime, tra i produttori e i consorzi più importanti delle bollicine “made in Italy”. Una vendemmia anticipata sul 2010 per l’impennata delle temperature di inizio primavera. Ma anche perché le uve per le basi spumanti sono le prime ad essere raccolte per mantenere il più possibile la loro freschezza acida, che dovrà restare viva anche dopo le rifermentazioni in bottiglia o in autoclave.
Partendo dal Trentino, terra del Trentodoc, la vendemmia per le uve da spumante è cominciata in anticipo sul 2010, “il 16 agosto - spiega Fausto Peratoner, direttore di La Vis - ma la qualità è promettente e i dati analitici sono da manuale”. Annata promettente anche per la Franciacorta: in chiusura la raccolta delle uve di Castello Bonomi, della famiglia Paladin, dove “la condizione termica di questi giorni avrebbe potuto influire negativamente”, ricorda Leonardo Valenti, enologo-consulente della cantina di Coccaglio. Leggermente in ritardo, invece, la raccolta delle uve della maison Bellavista del gruppo Terra Moretti, dove “comunque abbiamo portato in cantina il 60% della nostra produzione” come spiega l’enologo Mattia Vezzola. “In questa settimana concludiamo la vendemmia - spiega Francesco Iacono, enologo di Villa Crespia - con un anticipo di circa una settimana sul 2010”. “Manca ancora una decina di giorni al termine della vendemmia - spiega Maurizio Zanella, presidente del Consorzio del Franciacorta - e ci sono tutte le premesse per un’annata straordinaria”. Intanto in Veneto, e precisamente nel territorio del Prosecco “la raccolta sta partendo proprio in questi giorni - spiega il direttore della produzione della Zonin, Stefano Ferrante - Ci aspettiamo un’annata come minimo interessante”. E nel distretto Docg di Conegliano-Valdobbiadene il responsabile tecnico del Consorzio, Filippo Taglietti, commenta “la vendemmia 2011 sarà ricordata come la migliore dell’ultimo decennio: i grappoli di Glera, l’uva per il Prosecco Superiore, si presentano sani grazie ad una primavera asciutta”. Nell’Oltrepo Pavese, invece, le operazioni di raccolta delle uve “si stanno ultimando proprio in questo momento - spiega il presidente del Consorzio dell’Oltrepo Pavese, Paolo Massone - e le uve sono sane e di ottima qualità. Ci aspettiamo vini qualitativamente in linea con le caratteristiche della materia prima”. Situazione in controtendenza “tempistica” nelle colline dell’Astigiano, dove la vendemmia per le basi spumante è “appena agli inizi - spiega il direttore del Consorzio dell’Asti Docg, Giorgio Bosticco - le uve sono ottime dal punto di vista sanitario ed aromatico, ma il caldo di questi ultimi giorni potrebbe probabilmente incidere sul piano quantitativo”. E se la vendemmia 2011, nei tanti territori delle bollicine italiane (dal TrentoDoc alla Franciacorta, dall’Oltrepo Pavese al Prosecco, all’Asti), è buona, la vera e propria “vampa” d’agosto potrebbe mutare il carattere della annata 2011, fin qui, rubricabile tra quelle “fresche”, per le uve bianche e rosse.

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