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Rossi d’autore Tra le vigne c’è ottimismo ... Sondaggio tra i maggiori produttori: raccolto difficile, ma sarà un’annata da applausi … Un’annata buona, capace di esprimere anche picchi qualitativi, con il calo produttivo generalizzato che potrebbe determinare una lieve ripresa dei prezzi della materia prima: dal Piemonte alla Sicilia, è un clima di ottimismo quello che si respira nei terroir rossisti per la vendemmia 2011, iniziata in anticipo come per i bianchi, ma ormai prossima alla fine. Anche perché, a partire dal Piemonte, “la vendemmia va molto meglio del previsto”, secondo Michele Chiarlo e “le uve sono sane e capaci di dare vini importanti”, dice Pio Boffa della Pio Cesare. Per i rossi del Trentino, invece, “bisogna attendere per un giudizio definitivo”, commenta Fausto Peratoner della Cantina La Vis. L’opinione in Veneto, nonostante “l’annata bizzarra”, come ricorda Sandro Boscaini (Masi Agricola), è quella di una qualità interessante, sia per Marilisa Allegrinisia per Gianni Zonin. In Toscana, invece, secondo il presidente del Consorzio del Brunello di Montalcino Rivella, a causa del notevole caldo, “arrivano voci contrastanti, ma l’annata è positiva”. Il “gentleman del Brunello” Franco Biondi Santispiega: “È stata una vendemmia difficile, che premierà i produttori più bravi a gestirla e farà emergere differenze tra le microzone anche di uno stesso territorio”. Ma per Marco Pallanti, presidente del Consorzio del Chianti Classico, “l’abbassamento delle temperature è arrivato nel momento in cui stiamo raccogliendo il Sangiovese per le selezioni migliori e questo ci fa ben sperare, con qualità delle uve straordinaria”. Ottimista Federico Carletti, presidente del Consorzio del Nobile di Montepulciano, perché “le annate calde hanno favorito la qualità finale del Nobile, anche se non sarà l’annata del secolo”, comunque, “non favorevole ai vitigni precoci come il Merlot, ma il Sangiovese promette molto bene”, spiega Lamberto Frescobaldi. Renzo Cotarella, direttore della Antinori, commenta: “Vendemmia più saporita che potente, forse più vicina alla ultime tendenze di mercato”. “Il dato certo è il calo quantitativo”, spiega Marco Caprai della cantina che ha rilanciato l’umbro Sagrantino. Così la pensa anche per le Marche, Angela Velenosi, dove comunque “i rossi sono in buona forma”, sottolinea Michele Bernetti di Umani Ronchi. Un calo che viene confermato dall’Abruzzo anche da Valle Reale, così come dalla pugliese De Castris. E, infine, la Sicilia, dove arriva l’onda di ottimismo sulla qualità - ma il calo si è fatto sentire anche qui - che attraversa tutta la Penisola, a sentire le voci di Alessio Planeta e Diego Cusumano, Carmela Bonetta (Baglio del Cristo di Campobello) e Antonio Rallo di Donnafugata, mitigate però dalla prudenza di Alberto Tasca di Tasca d’Almerita.

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