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Libero

È di moda il vino al bicchiere ... Mentre gli agrumi si preparano ad andare incontro ai consumatori negli stadi di tutta Italia, grazie all’iniziativa del Ministro delle Politiche Agricole, nei cinema del Belpaese arriva “Mozzarella Stories”, commedia noir a base di caglio, country campano, canzoni neomelodiche e bufale, diretta dal regista Edoardo De Angelis. Da tendenza a simbolo di una rivoluzione “democratica” dei consumi, il vino al bicchiere è oggi una realtà affermata in tutto il mondo. Vuoi per la crisi che pesa e l’etilometro sempre in agguato, ma anche sull’onda della curiosità enoica e della possibilità di poter assaggiare anche vini altrimenti “inarrivabili”, il successo dello sbicchieramento si deve senza dubbio alla ricerca scientifica, che, in poco tempo, ne ha permesso una rapida evoluzione qualitativa. L’ultima novità si chiama “Winefit One”, una case history di ricerca ed artigianalità tutta italiana, messa a punto da Ecotechnics Spa, azienda toscana che si occupa di recupero e riciclo di gas freon. Ma, soprattutto, una nuova frontiera per i wine dispenser che, con un semplice sistema di erogazione - si stappa la bottiglia, si applica uno speciale tappo, si inserisce nella macchina che immette il gas (azoto) per la conservazione ed eroga la quantità desiderata - permette di aprire, gestire e conservare un illimitato numero di bottiglie, in poco spazio. Il che vuol dire, in tutti locali e soprattutto a casa, dove, finalmente, gli enoappassionati possono stappare bottiglie diverse anche importanti, senza paura di lasciarle a metà.

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