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In Asia ... Bottiglie al top, siamo secondi dietro ai francesi ... Perché andare ad Hong Kong per vendere vino in Asia? Semplice: se è vero che per l’occidente è considerato la porta d’Asia,
per l’Asia è la via prediletta per avvicinarsi al lifestyle occidentale che i superricchi e la nuova classe media sognano. Un vero e proprio hub, insomma. Poi perché è un centro di commercio mondiale in cui vige un regime di “zero tasse” e una decisa chiarezza delle regole del commercio, inoltre la Cina è vicina, e da sola vuol dire un mercato potenziale da 400 milioni di consumatori, quasi 7 volte l’Italia e più degli Usa.

Ecco gli “spot light” della “Wine industry conference”, di scena all’Hong Kong International Wine & Spirit Fair, il più grande evento di settore in Asia, dove l’Italia è “partner country” 2011 grazie a Vinitaly e Verona Fiere. L’Italia, che è alla posizione n. 5 per volume di vino importato a Hong Kong, è alla posizione n. 2 tra i Paesi al top, preceduta solo dalla Francia. Il 51% dei consumatori sono ancora “occasionali” a fronte di un 22% di “frequent drinker”. Il vino è uno status symbol ma il consumo avviene per i più in casa (40%).