02-Planeta_manchette_175x100
Allegrini 2024

Libero

Sondaggio tra i produttori al top ... Soltanto l’export salva il vino made in Italy ... Le cantine sono in controtendenza: nell’anno nero le vendite estere spingono in alto i fatturati delle vigne ... Tempi duri e difficili sì, ma non per tutti. Una buona notizia arriva da un settore importante per l’economia italiana: il mondo del vino. Il 93% delle aziende vinicole più importanti d’Italia si apprestano ad archiviare il 2011 con un bilancio positivo, dato che l’anno che sta per chiudersi ha portato in
media, sullo stesso periodo del 2010, un incremento delle vendite dell’8%. Un trend che troverà riscontro anche nelle imminenti feste natalizie, che per il 32% significheranno incrementi di vendita, mediamente, del 27%. E anche il futuro è roseo, con il 53% che esprime un “sentiment” abbastanza positivo per il 2012. La pensano così 25 tra le realtà enologiche più importanti d’Italia (sondate da WineNews per il “Forum Vinum Loci sull’evoluzione dei mercati il mondo”, tenutosi a Soave) per storia, immagine e volume d’affari (che, complessivamente, rappresentano un fatturato di 1,8 miliardi di euro), non un “campione scientifico”, ma, comunque, un autorevole panel di aziende che sintetizza quella realtà più consolidata del comparto, composta dai marchi già affermati sui principali mercati esteri e in grado di “mordere” quelli nuovi grazie a reti commerciali solide e articolate, capaci di alimentare quell’export che, ancora una volta, si conferma il principale volano di sviluppo per le etichette tricolori. A dispetto di un anno in generale particolarmente delicato e dagli esiti ancora incerti, questa forza commerciale verso i mercati esteri ha permesso alle aziende tricolori di confermare sostanzialmente quella vitalità già evidenziata nel 2010, ribadendo la propria capacità di reazione ai fortissimi venti di crisi che minacciano tutto il mondo. Il che spiega anche l’ottimismo sul futuro espresso da una parte significativa delle aziende, che non sembrano particolarmente spaventate dalla crisi finanziaria globale, dichiarando un “sentiment” addirittura positivo (37%) sul futuro commerciale e complessivo del comparto, contro un 10% che, invece, lo percepisce negativo.
Passando ai meno “soddisfatti”, le aziende vinicole che hanno dichiarato una stabilità delle proprie performance di vendita sul 2010 (il 7%), non hanno però evidenziato interruzioni del trend positivo, che già era cominciato nel 2010. Anche le realtà produttive che non individuano grossi margini di crescita nelle vendite per le prossime feste natalizie, sono il 68%, non dichiarano arresti nel proprio flusso di vendita, ma, piuttosto, delle percentuali, in media del 3%, non particolarmente rimarchevoli. La voce di queste realtà produttive è, però, marginale rispetto al panorama complessivo del mondo vitivinicolo del Bel Paese, caratterizzato ancora da un patrimonio di imprese polverizzato e dai fatturati tendenzialmente deboli. E che, probabilmente, soffrono lo stato attuale dell’economia mondiale.


Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Pubblicato su