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In Sicilia si stappano duecento nuovi vini ... Tra vitigni-reliquia e giovani uvaggi 28 cantine presentano le anteprime della vendemmia 2011 ... Storica e d’avanguardia, dall’immagine complessiva ma con mille sfumature territoriali, consapevole della sua sicilianità, ma pronta a rivederla in chiave contemporanea: ecco la Sicilia del vino, protagonista in anteprima a “Sicilia en primeur”, evento itinerante ideato da Assovini Sicilia (18-22 aprile;www.assovinisicilia.it), con 28 cantine - da Occhipinti a Benanti, da Settesoli a Cusumano, Donnafugata, Duca di Salaparuta, Feudo Arancio, Feudo Principi di Butera, da Firriato a Palari, Planeta e Tasca d’Almerita - e oltre 200 vini in degustazione, con esperti di tutto il mondo, dagli Usa al Giappone, tra storici mercati e nuovi interlocutori, a Castiglione di Sicilia sull’Etna. Tra i vigneti del vulcano più alto d’Europa, al centro di un vero e proprio rinascimento vitivinicolo, grazie ai vigneron locali ma anche a grandi cantine siciliane che qui investono, a cui guardano studiosi, media e wine lover. Una vivacità che è la vera anima della Sicilia del vino, tra marchi affermati e piccole realtà, vini classici e nuovi, custodia di “vitigni reliquia” e nuove sperimentazioni (70 le varietà studiate proprio sull’Etna da Attilio Scienza, tra i massimi esperti, in un volume di prossima uscita), che punta dritta alla valorizzazione del territorio, da tutelare - con un occhio alla sostenibilità, con tante cantine già certificate o testimonial di progetti ecofriendly - ma anche da riqualificare per lo sviluppo turistico, arricchendo di indirizzi la genuina ospitalità siciliana e facendola conoscere con le nuove frontiere della comunicazione, web in primis. Impossibile non ritrovarla nel bicchiere (per la prima volta Sicilia en primeur sarà aperta al pubblico il 22 aprile), nella vendemmia 2011 “ottima” per Alberto Tasca dello storico marchio Tasca d’Almerita, e nelle nuove annate in commercio nel 2012, “con bianchi freschi e complessi e rossi eleganti”. Una vendemmia 2011 “dalla bassa produzione ma a tutto vantaggio della qualità, in bianchi definiti ed aromatici, rossi maturi e bilanciati” per Alessio Planeta della famosa cantina, che presenterà anche il Caricante, prodotto con una piccola percentuale di Riesling, sull’Etna, “terroir che ben si presta alle contaminazioni”. Il segreto? “Grandi personaggi nella generazione precedente - dice Antonio Rallo, presidente Assovini e alla guida di Donnafugata - con un’energia incredibile e un grande amore per la Sicilia, e oggi noi che, più numerosi e con tanta buona volontà, cerchiamo di sfruttare tutte le potenzialità dell’Isola, che, da almeno un decennio, sembrano davvero illimitate”. E in cui tutta la Sicilia del vino crede e investe (dal 2012 ci sarà anche la Doc Sicilia) per affrontare la sfida dei mercati del mondo.

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