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Sul web alla conquista dei veri enoappassionati ... Facebook, siti e blog: le cantine ora si sfidano così ... Più di 2 miliardi di utenti nel mondo, +528% dal 2000 al 2011, un tasso di crescita che nessuno mezzo di comunicazione degli ultimi 20 anni può vantare: ecco internet nel 2011 (dati www.internetworldstats.com). Una potenzialità enorme che finalmente, seppur in ritardo e nonostante un digital divide da colmare con altri settori di pregio del made in Italy, come la moda, che rimane tanto, anche le cantine italiane sembrano aver compreso, e sulla quale credono - con il web non più strumento accessorio alla promozione, ma protagonista - ed investono, migliorando siti e presenza on line: secondo un sondaggio di Opera Wine (www.operawine.it), l’80% delle aziende al top utilizza in qualche modo il web 2.0 per il proprio business, e quel 20% che ancora non lo fa, prevede di farlo nel 2012 (tema che sarà al centro del “Porto Cervo wine festival”, il 5 maggio;www.portocervowinefestival.com). A dimostrarlo, non è solo la qualità dei siti, generalmente migliorata - tanto che ad idearli sono anche famosi designer dell’advertising, come la Armando Testa per Masi Agricola - e con portali che, per la ricchezza di informazioni, assumono quasi la funzione di siti di enoturismo (il 30% degli enoturisti, del resto, organizza i viaggi via web; dati Città del Vino-Censis), se si pensa ad esempi come Marchesi de’ Frescobaldi o Cinelli Colombini, Feudi di San Gregorio o Tasca d’Almerita. Ma anche l’investimento di tempo e risorse umane sui social network, capace di dar vita anche a nuove professioni, come il social wine writer, sempre connesso con i wine lover. Il più gettonato è Facebook, utilizzato dal 70% dei produttori per interagire con il pubblico del web di tutto il mondo, fatto soprattutto di giovani, ma non solo. Poi viene Twitter (55%), e, a pari merito, YouTube ed i blog, utilizzati dal 35% delle cantine. E con le trovate più curiose: si va dai corsi di vino o quiz on line come fanno Santa Margherita e Cavit, alla fotogallery che giorno dopo giorno racconta il lavoro in azienda da Planeta, dal “multichannel”, primo canale di informazione multimediale sul vino, lanciato da Allegrini, alla traduzione in 9 lingue del sito di Donnafugata, dalla possibilità di ascoltare canzoni abbinate ai vini di Fratelli Muratori, al blog “wineislove”, curato direttamente da Francesco Zonin, alla guida della cantina di famiglia, fino a “tagga un amico a cena” con cui Cantine Settesoli consiglia ricette abbinate alle sue etichette, per invitare, taggandoli su Facebook, amici a cena, e vincere una cassa di vino. Ma cliccando siti come quelli di Firriato e Cusumano, Michele Chiarlo e Terre da Vino, Gravnero Lungarotti, La Valentina, Masciarelli, di Argiolas e Carpenè Malvolti, passando per quelli di Rocca delle Macìe, Elisabetta Foradori o Duca di Salaparuta, Caprai, è evidente come l’Italia del vino stia allargando i suoi orizzonti sul web. Anche con l’e-commerce, che pur rimanendo una nicchia, è sempre più presente nei siti aziendali, come “virtualizzazione” dell’acquisto diretto in cantina che piace sempre più. A conferma di come la rete sia lo strumento principe per stringere legami diretti con un consumatore sempre più infedele che ha a disposizione un’offerta praticamente sconfinata, e luogo d’elezione per costruire quella brand reputation sempre più fondamentale anche nell’eno-business.

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