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Libero

Vino... Nord chiama Sud ... Nel Trevigiano... Lo spumante veneto verso la bollicina perfetta... E che il boom continui. Questo si diranno i produttori di Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene che oggi e domani si specchiano nel loro successo. Il biondo spumante a base di uve Glera, che diventa Cartizze su quella benedetta collina che sente le arie del mare della Serenissima e i venti d’alpeggio e sta a far corona ad un anfiteatro di vigne candidato a diventare patrimonio Unesco, ormai è diventato nel mondo sinonimo di Italia, di brio, di festa. Ora cerca un rafforzamento d’immagine. E infatti sono molti i prosecchisti che hanno cominciato fare dei brut di nerbo, secchi, austeri. A dimostrazione che l’evoluzione della tecnica - ma attenzione, qui è nato per volere di Carpenè Malvolti uno dei più antichi istituti enologici d’Europa e qui Martinotti mise a punto la fermentazione in autoclave che è stata la rampa di lancio del successo planetario del Prosecco - conduce gli spumantisti veneti a sfidare tutti gli sparkling del mondo: Champagne compreso. C’è chi, di fronte a questo sussurrato ma fermissimo progetto, storce il naso ritenendo che quello dei produttori di territorio trevigiano sia non un impegno ma un’albagia. I numeri di mercato però dicono che non è così. Il Prosecco - che oggi per proteggere il nome ha una denominazione che comprende quasi tutto il Triveneto con la Doc, ma che è ristrettissima con la Docg e ancor di più con la zona classica con evidenti differenze di stile e lasciatecelo dire anche qualitative - è una sorta di campione mondiale delle vendite. Ma è giusto interrogarsi proprio per non cadere nell’eccesso di successo. Viene così a proposito Vino in Villa, la mostra del Prosecco che oggi e domani offre in degustazione oltre 300 etichette della zona classica. Tutto si svolge al Casello di San Salvatore di Susegana a pochi chilometri da Treviso. Durante la manifestazione, i visitatori potranno degustare la nuova annata delle bollicine trevigiane in abbinamento alla cucina giapponese, rappresentata da sushi e sashimi preparati dalla catena Sosushi, e a quella russa, grazie alla presenza di Skaski, selezionatore di prodotti russi con bliny, salmone affumicato, caviale rosso di salmone e pirozhki di carne. Non mancherà poi la cucina italiana, rappresentata da Eat’s. Vino in Villa si anima oggi a partire dalle 9 e 30 quando a Villa dei Cedri a Valdobbiadene si terrà il convegno “Autoctono Cosmopolita” che analizzerà le ragioni del successo globale del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore. Il wine tasting di Vino in Villa si terrà invece al Castello di San Salvatore a Susegana oggi pomeriggio dalle 18 alle 22.30, e domani dalle 10 alle 9 di sera.
Nel Napoletano... I migliori sommelier al salone di Vitignoitalia... Tre giorni ad alta intensità degustativi per scoprire i “Vini e i territori” d’Italia con particolare attenzione a quelli del Centro Sud e delle isole minori. Questo è Vitignoitalia, il salone del vino che ha puntato fin dalla prima edizione sull’esaltazione dei vitigni autoctoni. E che si avvantaggia di una location di raro fascino: il trecentesco Castel dell’Ovo che è la sentinella di quella suggestione di paesaggio unica qual è il golfo di Napoli. Si parte domani con l’inaugurazione e si va avanti fino al 22 maggio. Vitignoitalia è l’occasione per fare il punto sulla produzione vitivinicola nazionale e sulle tendenze di mercato. Non a caso per la prima volta si trovano riunite a Napoli le tre principali associazioni di sommelier italiane: l’Ais, la Fisar e la Scuola Europea Sommelier. Le tre associazioni gestiranno la Sala Degustazione di Vitignoitalia guidando le singole degustazioni nei tre giorni del Salone. E qui massiccia è la presenza di buyers e operatori stranieri visto che il Salone ha scelto di proiettarsi sempre di più verso l’export che, vista la caduta dei consumi nazionali, è la sola frontiera di espansione possibile per le nostre cantine. Una tre giorni in cui Aglianico, Primitivo, Nero d’Avola e Nerello Mascalese, Montepulciano, Negramaro, Fiano, Greco, Grillo, Moscato saranno al centro dell’attenzione dei degustatori, degli operatori e degli appassionati. Vitignoitalia è infatti un Salone boutique dove si può assaggiare e comprare. E a fare da cornice una serie di proposte gastronomiche e artistiche. Molto intrigante il contesto tra vini rosati della Campania e Mozzarella di bufala (lunedì alle 19 e 30 nella sala Eventi di Vitignoitalia), da vedere la mostra “Arte e vino: equilibrio perfetto” in cui venti artisti interpretano venti bottiglie. Ci sono poi i seminari sui vitigni autoctoni, gli abbinamenti gastronomici con i gioielli del gusto e molte anteprime di vini nuovi. Come detto Vitignoitalia - sono circa 200 le cantine presenti - è un osservatorio privilegiato sulla produzione enologica del Centro Sud ma sono molte anche le cantine piemontesi, toscane e friulane che hanno scelto di proporre la loro produzione a Castel dell’Ovo. Dove ci saranno sessioni riservate ai soli operatori. Ma il pubblico può accedere al Salone tutti i giorni: domenica dalle 13 alle 21, lunedì dalle 14 alle 21 e 30 e martedì 22 maggio dalle 14 alle 20. Il biglietto d’ingresso costa 20 euro. C’è anche un servizio di personal wine trainer: un sommelier che guida al massimo sei persone alla scoperta di tutti i vini (costo 120 euro per tre ore; per saperne di più: 081-4104533 oppure www.vitignoitalia.it).

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