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Libero

Un jazz di vino ... Comincia la stagione dei concerti che si sposano alla produzione delle migliori cantine. Apre il festival soul e blues organizzato da Castello Banfi a Montalcino, in programma dal 17 al 21 luglio … Estate, il vino diventa occasione d’incontro e di spettacolo. Così in tutta Italia vanno in scena festival, iniziative di singole cantine (come il concerto che Michele Satta organizza per domani a Castagneto Carducci con al piano Rita Marcotulli e alle percussioni Michele Rabia per la presentazione di Semetipsum vino a tiratura limitata: inizio domani ore 21 e 30 info: 0565-773041), di consorzi e associazioni, in attesa dell’appuntamento con Calici di Stelle il 10 agosto, per sposare le grandi bottiglie con le note d’autore. Ma l’estate per il vino è soprattutto tempo di jazz. E di un calice di Brunello. Perché se c’è un evento in Italia che ha fatto scoprire il piacere di godersi l’esecuzione dei grandi nomi della musica internazionale in compagnia di un calice di vino di qualità, quello è “Jazz&Wine in Montalcino”: il più longevo festival dedicato al genere, precursore in Italia di un format di successo - è l’edizione numero 15 - di cui oggi è la più importante kermesse, voluto dalla cantina Castello Banfi, con Jazz & Image di Roma e Comune di Montalcino, e che, dal 17 al 22 luglio, trasforma la patria del Brunello in capitale del grande jazz (www.castellobanfi.it). Con un evento che vede il vino e una cantina in particolare, non più semplice accompagnatore, ma diretto promotore di un’iniziativa culturale di alto livello nel suo territorio d’origine. “Castello Banfi ha scelto da sempre di investire in cultura - spiega Rodolfo Maralli, direttore commerciale e marketing della cantina che ha rilanciato Montalcino e il suo territorio nel mondo - a partire dal suo centro carismatico, il trecentesco Castello di Poggio alle Mura, che ospita il Museo del vetro, tra i più importanti musei privati al mondo. Con il jazz, è stato un matrimonio al primo sorso: perfetto per accompagnare la degustazione di un vino, abbiamo investito molto in un evento che porta avanti il nome di Montalcino, come omaggio alla terra che ci ospita”. E che oggi, “rappresenta un momento importante di promozione di tutto il territorio - sottolinea il sindaco di Montalcino, Silvio Franceschelli - dove il legame con il vino è forte, non solo dal punto di vista economico, ma anche e soprattutto culturale”. Da Stefano Bollani ad Enrico Rava, da Fabrizio Bosso a Danilo Rea e Roberto Gatto, da Gato Barbieri agli Avion Travel, Elio, Peppe Servillo, Rossana Casale e Gino Paoli, Steps Ahead, Cedar Walton, Mike Stern e Sarah Jane Morris, tutti i più grandi nomi del jazz, e non solo, italiano ed internazionale, sono stati protagonisti al “Jazz&Wine in Montalcino”. Che, quest’anno, “è molto particolare - spiega il direttore artistico Giampiero Rubei - con molti artisti che vengono solo a Montalcino”. A partire dal grande sax-tenore Scott Hamilton, nel concerto di apertura al Castello di Poggio alle Mura (17 luglio), o come Tom Harrel, definito da Newsweek uno dei più puri e creativi musicisti e compositori viventi, vincitore, quest’anno, del Grammy Award di Downbeat International, come miglior
tromba solista (19 luglio), e Kurt Elling, tra le pochissime voci jazz al mondo (22 luglio), sul palco, invece, della trecentesca Fortezza di Montalcino. Dove saliranno anche il Nicola Stilo Sextet (18 luglio, con la performance pittorica dal vivo dell’artista italiano Marco Filippetti), la leggenda del jazz contemporaneo Reggie Washington (20 luglio), e la storica voce del programma Montecarlo Nights Nick the Nightfly (21 luglio). E ci sarà anche una novità: il gemellaggio che vede coinvolti alcuni tra i più longevi festival Jazz&Wine d’Italia. Oltre a quello di Montalcino, protagonisti dell’iniziativa sono lo “Zola Jazz&Wine” (Zola Predosa, 25 maggio-26 giugno 2012) ed il “Jazz&Wine of Peace” (Cormòns, 25-28 ottobre 2012), con i vini, dal Brunello al Rosso di Montalcino, dalle etichette dei Colli Bolognesi a quelle del Collio, che vanno in tour con gli artisti. Per permettere alla gente, sottolinea Simona Pinelli, direttore artistico “Zola Jazz&Wine”, “di riscoprire il piacere della convivialità e dello stare insieme attraverso il vino”.


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