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Libero

Vendemmia Luce ... A Montalcino un’annata di caratura internazionale ... Un’annata particolare. Sì così è per Luce della Vite, la prima joint venture mai fatta in Italia tra due grandi nomi del vino mondiale: la Marchese de’ Frescobaldi e la californiana Mondavi. Per produrre un vino unico Luce che mette insieme la forza e l’eleganza del Sangiovese di Toscana, quello da cui qui a Montalcino si fa un vino-mito: il Brunello, con il frutto esuberante del Merlot. Due vitigni che vivono vite separate: l’uno tardivo, l’altro precoce, che affinano per quattro anni in legno e poi si uniscono in questa bottiglia che è diventata un simbolo della massima qualità e della più pura espressione del territorio. Ma questa è una vendemmia particolare: perché è stata una sfida contro il tempo e il termometro, ma anche perché è la ventesima di Luce della Vite: 55 ettari con rese bassissime (35 quintali di vino per ettaro) in uno dei terrori più vocati al mondo, dove la viticoltura è condotta con criteri di massima sostenibilità ambientale mentre la vinificazione coniuga tradizione e massima tecnologia. E Lamberto Frescobaldi che segue dall’inizio il progetto voluto da Vittorio Frescobaldi e Robert Mondavi, ha lavorato gomito a gomito con “i giovani” Mondavi, Michael e Tim per anni e ora che è rimasto solo alla guida di questa azienda modello fa il punto sulla ventesima vendemmia di Luce. “Abbiamo già raccolto alcuni Merlot e, a breve ma senza fretta, passeremo agli altri. Poi sarà la volta del Sangiovese, ma manca ancora qualche giorno. Tutto fa pensare che fra quattro anni stapperemo un grandissimo Luce per celebrarne i vent’anni”. Dunque a dispetto di chi giudica la vendemmia 2012 come molto problematica qui si pensa che sarà non solo particolare ma anche un’ottima annata. Anche se oggi la joint-venture Frescobaldi-Mondavi è stata sciolta resta l’esperienza che è stata maturata in questa collaborazione che è stata il presupposto del successo di questo vino. “Quest’anno - sottolinea Lamberto Frescobaldi - abbiamo avuto un’ottima primavera dopo un intenso freddo invernale. Pioggia a maggio e giugno, in ritardo rispetto agli ultimi anni. Ma un ritardo positivo, perché poter vendemmiare quando le giornate diventano più fresche è spesso una garanzia per la qualità. L’estate è stata calda e molto siccitosa, quindi la vite ha lavorato lentamente. Poi, i primi giorni di settembre, il tempo si è rotto e abbiamo avuto un abbassamento delle temperature dovuto a quattro giorni di pioggia. Non avremmo potuto desiderare nulla di meglio. Ora la vite ha assorbito l’acqua, gli acini sono diventati più turgidi e stiamo attendendo di raggiungere la giusta maturazione. Senza fretta, con il massimo della precisione”. E ascoltando le previsioni di Lamberto Fescobaldi c’è da pensare che anche per il Brunello (i Frescobaldi producono una prestigiosa etichetta: Castelgiocondo) la vendemmia 2012 sarà di alto livello qualitativo. Le prospettive sono che la bottiglia del ventennale di Luce sarà un vino dai toni caldi, con tannini dolci e carattere toscanissimo, ma con un’allure internazionale. Del resto venti anni fa questo vino era stato concepito proprio così: anima toscana, vocazione mondiale.

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