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Un’estate difficile ... La siccità ha risparmiato solo i vitigni autoctoni ... Complicata, ma capace di buoni vini, addirittura ottimi in qualche caso: sono fiduciose le cantine più importanti sondate da Winenews, sulla vendemmia 2012. Da Michele Chiarlo, Damilano e Pio Cesare in Piemonte a Ferrari in Trentino, da Speri in Veneto a Venica in Friuli, da Bellavista e Castello Bonomi in Lombardia a Ceci in Emilia Romagna.Una vendemmia che ha mantenuto il suo carattere anticipato anche per le uve rosse. Da Castello Banfi, Ornellaia, Rocca delle Macìe, Fattoria di Magliano, Rubbia al Colle e Fattoria del Cerro in Toscana a Velenosi e Umani Ronchi nelle Marche, da Caprai, Lungarotti e Decugnano dei Barbi in Umbria a Valle Reale e Villa Medoro in Abruzzo, dato pressoché generale, quello del calo produttivo che ridurrà i quantitativi di uva in media del 10% sul 2011. Le varietà più penalizzate sono le precoci, sia bianche sia rosse, come il Merlot, e sarà un’annata che privilegerà i vitigni italiani, più abituati al caldo e al clima mediterraneo, dicono Feudi di San Gregorio in Campania, Cantine Due Palme in Puglia, le siciliane Planeta, Donnafugata, Cusumano e Cottanera e la sarda Argiolas. Una vendemmia che farà emergere più che mai le differenze dei terroir e, soprattutto, le abilità agronomiche ed enologiche, mettendo sul tappeto criticità che l’enologia italiana non può più ignorare: l’uso più libero dell’irrigazione e quello di tecniche colturali della tradizione. Intanto, oggi nel Chianti Classico, inizia una vendemmia davvero speciale: quella della “Vigna della pace”, all’azienda San Piero, dove con Rondine Cittadella della Pace Onlus, a tagliare i grappoli ci sono i giovani del progetto Sponda Sud, provenienti da Libia, Egitto e Tunisia impegnati in un percorso di formazione parallelo e integrato a quello dei giovani dello Studentato internazionale (www.rondine.org).