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L’INIZIATIVA

L’insegnamento della cultura del vino nelle scuole torna in Parlamento, con il ddl Brunetta

Presentato un progetto di legge che allarga il raggio alla gastronomia, e lancia la “Giornata delle eccellenze enogastronomiche italiane”
BRUNETTA, CULTURA, SCUOLE, vino, Italia
Insegnare la cultura del vino nelle scuole, nuovo ddl firmato Brunetta

Introdurre l’insegnamento della cultura del vino nelle scuole, per far crescere nei giovani la consapevolezza di quello che la viticoltura rappresenta per l’Italia, ma anche come forma di educazione preventiva al consumo consapevole: idea di cui si parla da tempo e che ora torna in Parlamento. Nel 2016 era stato il disegno di legge del Senatore Dario Stefàno ad iniziare il percorso, che oggi parte nuovamente, con le Commissioni Cultura e Agricoltura a lavoro sul disegno di legge C. 1533, a prima firma dell’onorevole ed ex ministro Renato Brunetta (Forza Italia), che, tra le altre cose, è anche un piccolo produttore con la cantina Capizucchi, alle porte di Roma.
“Istituzione dell’insegnamento della storia e della cultura del vino e delle eccellenze gastronomiche italiane come materie di educazione civica, e altre disposizioni per la promozione del settore enogastronomico”, il titolo organico del progetto, che guarda anche oltre il progetto scolastico. Perchè se “l’insegnamento della storia e della cultura del vino e delle eccellenze gastronomiche italiane come materia di educazione civica”, come si legge all’articolo 1, si vorrebbe far partire già dall’anno scolastico 2019/2020 nelle scuole primarie e secondarie (con l’opportunità di renderlo disciplina di specializzazione nelle scuole secondarie di secondo grado con indirizzo agrario, agroalimentare e agroindustriale e negli istituti professionali alberghieri), prevedendo argomenti che vanno dalla mitologia e della storia del vino alle influenze su cultura e biodiversità dell’area euro-mediterranea, dall’economia alla geografia del vino italiano, dalla storia delle eccellenze gastronomiche italiane al consumo consapevole, per citarne alcuni, nell’articolato ddl, si prevede, tra le altre cose, l’istituzione della Giornata delle eccellenze enogastronomiche italiane, l’istituzione del nucleo di coordinamento delle eccellenze enogastronomiche italiane, l’istituzione della Commissione dell’enogastronomia di qualità, e si prevede l’assegnazione di fondi alla ricerca in vitivinicoltura, ma anche spazi riservati per la divulgazione del patrimonio enogastronomico italiano nelle reti di radio e tv pubbliche.
Obiettivi ambiziosi, per un percorso che ricomincia, ancora una volta e che, è la speranza, magari arriverà finalmente a conclusioni concrete.

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