Conquistare concretamente il mercato del vino di Cina, per l’Italia, a detta di tutti, passa dalla formazione degli addetti ai lavori e dei consumatori, ma anche dall’affermazione dei brand più importanti del Belapese enoico, che hanno la possibilità di fare da apripista alla produzione nazionale. E tante di queste saranno protagoniste del “Fine Wine Encounter” https://www.decantershanghai.com/en/, evento firmato dalla rivista Uk “Decanter”, a Shanghai, il 16 novembre. A rappresentare l’Italia, tra oltre 600 grandi vini da 17 Paesi del Mondo, saranno cantine come Fontanafredda, G. D. Vajra, Marchesi di Barolo, Cà del Bosco, La Spinetta, Argiolas, Florio, Planeta, Avignonesi, Castello d’Albola, Frescobaldi, Felsina, Mazzei, Ornellaia, Bertani, Bisol, Giusti Wine, Nino Franco, Tenuta Sant’Antonio, Tinazzi ed Antinori, che sarà anche protagonista della masterclass, sold-out, dedicata ai Supertuscan firmati dalla storica cantina toscana, ovvero Tignanello, Guado al Tasso e Solaia.
Ed il vino del Belpaese sarà protagonista anche nella selezione delle “Wine Legends”, riservata a soli 20 produttori dal mondo (con realtà come Torres, Taylor’s, Catena Zapata o Château Pichon Baron, tra le altre), con l’Italia presente con griffe come Gaja (Barbaresco 2016), Mastroberardino (Radici Taurasi Riserva 1998) e Nino Negri del Gruppo Italiano Vini (5 Stelle Sfursat 2013 e 2001).
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