La tradizione cioccolatiera italiana è storicamente di gran valore, lo vediamo anche in questi giorni con le uova di cioccolato a impreziosire gli scaffali dei supermercati e le vetrine delle pasticcerie. Cioccolato che è anche un valore aggiunto per l’economia italiana considerato che, nel 2023, il Belpaese ha esportato 92.000 tonnellate di cioccolato e tavolette in Paesi extra-Ue, un dato che lo porta ad essere il quinto “player” a livello europeo (con una quota dell’11%) dietro a Germania, leader con 221.000 tonnellate e il 26% delle esportazioni totali, Paesi Bassi (123.000 tonnellate, 14%), Polonia (115.000 tonnellate, 13%) e, di poco, Belgio (96.000, 11%). Numeri riportati da Eurostat che parla, sempre per il 2023, di 867.000 tonnellate di cioccolato e tavolette di cioccolato esportate dai Paesi Ue al di fuori dei confini europei, un dato in aumento del 2% sul 2022 (852.000 tonnellate) e del 35% sul 2013 (643.000 tonnellate). I cinque Paesi citati in precedenza (Germania, Paesi Bassi, Polonia, Belgio, Italia), coprono i tre quarti del totale delle esportazioni di cioccolato e barrette. Per i primi 5 partner per le esportazioni extra-Ue in testa c’è il Regno Unito con 315.000 tonnellate (36%), seguito dagli Stati Uniti con 72.000 tonnellate (8%), Russia con 65.000 tonnellate (7%), Canada con 31.000 tonnellate (4%) e Australia con 27.000 tonnellate (3%). Le importazioni extra-Ue provengono principalmente dalla Svizzera con 62.000 tonnellate (36%), seguita da vicino dal Regno Unito con 61.000 tonnellate (36%), Ucraina con 22.000 tonnellate (13%), Turchia con 7.000 tonnellate (4%) e la Norvegia con 3.000 tonnellate (2%).
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