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POLITICA COMUNITARIA

L’iter del nuovo regolamento Ue su Dop e Igp inciampa nel terzo round negoziale

Il relatore Paolo De Castro: “l’offerta della Presidenza spagnola un enorme passo indietro rispetto alla proposta iniziale della Commissione”
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Il relatore del nuovo regolamento Ue su Dop e Igp, Paolo De Castro

Fumata nera dal terzo round negoziale tra Parlamento, Consiglio e Commissione Ue, di scena ieri a Bruxelles, che avrebbe dovuto sancire l’accordo sulla riforma del sistema delle Dop e delle Igp, che comprende temi sensibili come la protezione delle Ig utilizzate come ingredienti, il ruolo dei Consorzi, la protezione online, la sostenibilità, ruolo dell’Euipo ed il pacchetto vino. Dopo il via libera, all’unanimità, ottenuto in Commissione Agricoltura, ed il voto del Parlamento Ue, riunito in plenaria prima dell’estate, che aveva approvato definitivamente il testo del nuovo regolamento Ue sui prodotti Dop e Igp, con una maggioranza di oltre il 95% (603 voti a favore, 18 contrari e 8 astenuti), arriva uno stop inatteso, ma, come ha commentato Paolo De Castro, relatore del Regolamento, “il negoziato procede, con l’obiettivo di offrire ai nostri produttori di qualità un quadro normativo migliore e più forte entro il fine della legislatura. Non posso però nascondere la delusione di tutto il team negoziale del Parlamento Europeo, a partire dal Presidente della ComAgri Norbert Lins, di fronte all’atteggiamento del Consiglio nel trilogo di ieri. Sembrava fossimo tornati a prima del 2009, quando il Trattato di Lisbona ci ha riconosciuto il ruolo di co-legislatori”.

“Come Parlamento, abbiamo sempre mostrato ampia flessibilità e disponibilità al compromesso, venendo incontro alle richieste dei vari Stati membri. Tuttavia - spiega De Castro - l’offerta di accordo messa sul tavolo a sorpresa ieri dalla Presidenza spagnola rappresenta un’offesa al lavoro svolto negli ultimi mesi. Non solo non ritroviamo nulla delle nostre prerogative negoziali, ma ci viene proposto un pacchetto con forti passi indietro anche rispetto alla proposta iniziale della Commissione: dal rafforzamento del ruolo dei consorzi, alla tutela delle Ig usate come ingredienti e nei mercati online, al pacchetto vino. È chiaro che, su queste basi, risulta difficile raggiungere un accordo a supporto di un settore agro-alimentare più competitivo e in grado di creare valore aggiunto, a beneficio delle nostre aree rurali. Per questo ci auguriamo arrivi una sterzata da parte della Presidenza spagnola, supportata dai Paesi che da più tempo hanno investito nelle indicazioni geografiche, simbolo dell’agro-alimentare di qualità, perché si possa trovare un vero punto di mediazione tra le posizioni delle tre istituzioni di qui al trilogo del 24 ottobre, alla presenza del Presidente del Consiglio dei Ministri agricoli, lo spagnolo Luis Planas, e del Commissario all’agricoltura Janusz Wojciechowski”, ha concluso l’eurodeputato e membro della Commissione Agricoltura al Parlamento Europeo Paolo De Castro.

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