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FINE WINE

Liv-ex, i fine wine resistono al tracollo dei mercati, brilla il Monfortino di Giacomo Conterno

Nella settimana nera del Coronavirus, sul mercato secondario dei vini da collezione corrono Bordeaux e la 2013 del cru della griffe di Barolo

Nei giorni in cui l’epidemia di Covid-19 stava diventando un’emergenza globale, con le Borse che iniziavano ad entrare in una spirale negativa dalla quale non sono ancora uscite (il 12 marzo a Piazza Affari ha chiuso la seduta più difficile della sua storia con un tracollo del 16,92% dell’indice Ftse Mib), il mercato secondario dei fine wine, analizzato e raccontato dall’andamento dell’indice Liv-ex, ha mostrato ancora una volta di saper resistere anche alla peggiore delle tempeste, e se dal 2 marzo il Ftse100 ed il Ftse250, ossia gli indici delle società più capitalizzate quotate al London Stock Exchang, hanno iniziato il loro crollo, il Liv-ex ha limitato i danni. I prezzi sono scesi, è vero, ma non c’è stata la corsa alla vendita dettata dal panico che, al contrario, hanno registrato un volume di affari in linea con le settimane precedenti. Cambia sensibilmente, invece, il “paniere”: la quota dei vini di Bordeaux scambiati sul Liv-ex ha toccato, la scorsa settimana (dal 6 al 12 marzo), il 57,3% (a febbraio è stata del 45,3%), guidata dalle annate 2016, 2010, 2009 e 2005, particolarmente vivaci, staccando di molto Italia (12,3%), Borgogna (12,2%), Champagne (5,3%) e Usa (3,5%), tutti in calo sul periodo precedente.
La buona notizia, per il Belpaese, è che il Barolo Riserva Monfortino 2013 di Giacomo Conterno (che WineNews ha avuto il piacere di incontrare qualche settimana fa nella sua cantina cantina mito di Barolo, un tête-à-tête che vi abbiamo raccontato qui, ndr), non solo è stato il vino più scambiato in assoluto nella settimana, ma anche il più scambiato da inizio anno, anche sull’onda dei 99 punti di Antonio Galloni, che lo ha innalzato al livello di annate mitologiche come la 1996 e la 1999, ponendolo, anche a livello di prezzo, tra la 2010 da 100 punti (12.780 sterline a cassa) e la 2008 da 97 punti (7.200 sterline a cassa), a quota 7.800 sterline a cassa. Il resto della top five delle etichette di Bordeaux, invece, è appannaggio di Bordeaux, con Carmes Haut Brion 2015, il più accessibile del lotto (1.025 sterline a cassa), ma anche il più performante (+114% dalla data del rilascio sul mercato, a 480 sterline a cassa), Le Pin 2009 (31.442 sterline a cassa, +94%), Vieux Chateaux Certan 2010 (2.634 sterline a cassa) e Mouton Rothschild 2016 (4.714 sterline a cassa).

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