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ALIMENTAZIONE

L’Oms potrebbe dichiarare l’aspartame, uno dei dolcificanti più diffusi, “possibile cancerogeno” 

Decisione ufficiale il 14 luglio. Frenano le aziende produttrici: senza dati solo speculazioni. Coldiretti: se confermato salterebbe Nutriscore 

L’aspartame è uno dei più diffusi dolcificanti in commercio: utilizzato fin dagli Anni Ottanta del Novecento, è presente in numerosi prodotti, dalle bevande ai cibi industriali, passando per alcuni farmaci. Fino ad oggi definito sicuro - la dose massima è fissata a 40 mg al giorno per chilo di peso corporeo - potrebbe presto essere classificato come “possibile cancerogeno per l’uomo” dall’International Agency for Research on Cancer (Iarc), l’agenzia dell’Oms specializzata nella ricerca sul cancro, secondo un’anticipazione dell’Agenzia Reuters. Ma le aziende produttrici non ci stanno: senza dati sono solo speculazioni, avvertono. Intanto, Coldiretti sottolinea che, se l’aspartame fosse dichiarato cancerogeno, dovrà essere definitivamente chiusa ogni possibilità di presentare a livello di Unione Europea la proposta di etichetta a colori Nutriscore, che attualmente nei supermercati boccia con il colore rosso cibi con zuccheri naturali e promuove con quello verde le più note bibite gassate ricche di aspartame, di cui non si conosce neanche la ricetta completa.
L’ufficializzazione della notizia è attesa per il prossimo 14 luglio, quando sarà resa disponibile la monografia Iarc dedicata all’aspartame e la valutazione sarà pubblicata sulla rivista Lancet Oncology. A più di 40 anni di distanza giunge, dunque, una nuova valutazione per decidere sulla capacità della sostanza di favorire lo sviluppo di tumori. Il sistema di classificazione dell’agenzia dell’Oms prevede quattro categorie: il gruppo 1 è destinato alle sostanze per cui ci sono sufficienti prove di cancerogenicità; le sostanze inserite nei gruppi 2A (probabile cancerogeno) e 2B (possibile cancerogeno) sono considerate potenzialmente in grado di favorire lo sviluppo di tumori, ma con differenti livelli di forza delle prove scientifiche disponibili. L’ultimo gruppo è riservato alle sostanze per cui non siano disponibili prove di cancerogenicità. Secondo l’anticipazione Reuters, l’aspartame sarebbe stato inserito nella categoria dei “possibili cancerogeni”, in cui, al momento sono presenti 322 sostanze. Dal canto suo, l’Associazione Internazionale dei Dolcificanti (Isa) nutre serie preoccupazioni per le speculazioni preliminari sull’opinione dell’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro “che potrebbero fuorviare i consumatori sulla sicurezza dell’aspartame”.
“Lo Iarc - spiega Frances Hunt-Wood, segretario generale dell’International Sweeteners Association - non è un organismo per la sicurezza alimentare. Il Comitato congiunto Fao e Oms di esperti sugli additivi alimentari dell’Organizzazione Mondiale della Sanità sta conducendo una revisione completa della sicurezza alimentare dell’aspartame e non è possibile trarre alcuna conclusione fino alla pubblicazione di entrambi i rapporti”. L’aspartame, prosegue il segretario Isa, “è uno degli ingredienti più studiati nella storia, con oltre 90 agenzie per la sicurezza alimentare in tutto il mondo che ne dichiarano la sicurezza, inclusa l’Autorità europea per la sicurezza alimentare, che ha condotto la più completa valutazione della sicurezza dell’aspartame fino ad oggi”. Per questo Isa, aggiunge, ha “fiducia nel rigore scientifico dell’analisi completa della sicurezza alimentare dell’aspartame condotta da parte del comitato congiunto di esperti Fao/Oms sugli additivi alimentari e attende con impazienza la pubblicazione completa di tali risultati nelle prossime settimane”.
Secondo Coldiretti, se l’anticipazione fosse confermata, si dovrebbe mettere la parola fine all’etichetta Nutriscore, oltre che metterne in dubbio la legittimità di utilizzo anche nei Paesi in cui l’etichetta Nutriscore è già stata adottata, come la Francia. L’aspartame, sottolinea Coldiretti, non è peraltro utilizzato solo nelle bevande ma anche in altri alimenti, come dolciumi, cereali, patatine, gomme da masticare ... esponendo quindi consumatori meno attenti, spesso i più piccoli, a effetti cumulativi, e occorre dunque stare attenti all’etichetta che deve indicare tra gli ingredienti la presenza dell’additivo E951.
I rischi per la salute derivanti dall’aspartame che circolano negli ambienti scientifici non sono attualmente considerati dall’etichetta Nutriscore, per la quale la presentazione di una proposta in Unione Europea in autunno non è ancora esclusa. Si tratta di un sistema di etichettatura fuorviante, discriminatorio ed incompleto che finisce paradossalmente per escludere dalla dieta alimenti sani e naturali, che da secoli sono presenti sulle tavole, per favorire prodotti sintetici di cui in alcuni casi non è nota neanche la ricetta. I sistemi allarmistici di etichettatura a semaforo si concentrano esclusivamente su un numero molto limitato di sostanze nutritive (ad esempio zucchero, grassi e sale) e sull’assunzione di energia, senza tenere conto delle porzioni e promuovendo paradossalmente cibi con dolcificanti artificiali come l’aspartame.

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