Pur in un quadro economico e geopolitico che rimane complesso, arriva un segnale importante di inversione di tendenza, almeno sul fronte delle bollicine e dei vini di alta gamma. A dirlo, è la trimestrale del colosso Lvmh della famiglia Pinault, che nel secondo trimestre 2025 vede consolidare la ripresa della divisione “Champagne & Wine” (che conta brand come Moët & Chandon, Krug, Cheval Blanc, Château d’Yquem, Ruinart, Dom Pérignon, Domaine des Lambrays, Veuve Clicquot, Cloudy Bay, Bodega Numanthia, Terrazza de Los Andes ed Ao Yun, tra gli altri, ndr), che consolida le buone performance della prima metà dell’anno e porta la crescita nei primi 9 mesi 2025 ad un +3% organico sullo stesso periodo 2024, con un giro di affari di 2,15 miliardi di euro. Con le bollicine ed i vini del gruppo che portano in terreno positivo tutta la divisione “Wine & Spirits” (Moët Hennesy) a +1% di crescita organica nel terzo trimestre dell’anno sullo stesso periodo 2024, riducendo le perdite complessive a -4% sui 9 mesi (3,9 miliardi di euro), nonostante il -12% del comparto “Cognac & Spirits” (a 1,75 miliardi di euro), come si legge nei dati presentati nella tarda serata di ieri.
“Il gruppo “Wines & Spirits” ha registrato una lieve crescita organica nel terzo trimestre, nonostante un calo dei ricavi nei primi 9 mesi 2025, con un miglioramento progressivo nei segmenti Champagne e vini, e una buona performance dei vini rosé della Provenza. Le tendenze osservate nel Cognac dall’inizio dell’anno sono state simili a quelle del 2024, a causa in particolare dell’impatto delle tensioni commerciali che hanno pesato sulla domanda nei mercati chiave di Stati Uniti e Cina”, spiega la relazione di Lvmh. Che, nel complesso, nei primi 9 mesi ha messo a bilancio 58,1 miliardi di euro di fatturato, con una crescita organica dell’1% sullo stesso periodo 2024, con i 27,6 del comparto “Fashion & leather good” (-2%), i 6,1 di “Profumi & cosmetici” (+2%), i 7,5 di “Orologi e gioielli” (+2%) ed i 12,5 del comparto “Selective Retailing” (+7%).
“Lvmh ha dimostrato una buona resilienza e ha mantenuto un forte slancio innovativo nonostante un contesto geopolitico ed economico turbolento. L’Europa e gli Stati Uniti, rimasti stabili rispetto ai primi 9 mesi 2024, hanno beneficiato di una solida domanda locale. Il Giappone ha registrato un calo sullo stesso periodo 2024, anno che aveva beneficiato della crescita della spesa turistica dovuta al marcato indebolimento dello yen. Il resto dell’Asia ha mostrato un sensibile miglioramento delle tendenze rispetto al 2024. Con una crescita organica dell’1%, il terzo trimestre ha registrato un miglioramento in tutti i gruppi di attività e in tutte le regioni, ad eccezione dell’Europa, dove i ricavi legati alla spesa turistica sono diminuiti, penalizzati dalle fluttuazioni valutarie, che hanno inciso maggiormente su questo trimestre rispetto ai precedenti. In un contesto economico e geopolitico incerto, il gruppo rimane fiducioso e continuerà a perseguire una strategia volta a rafforzare costantemente l’attrattiva dei propri marchi, facendo leva sull’autenticità e la qualità dei suoi prodotti, sull’eccellenza nella distribuzione e su un’organizzazione agile. Lvmh farà affidamento sulla forza dei suoi prestigiosi marchi e sul talento dei suoi team per consolidare ancora una volta, nel 2025, la propria posizione di leadership mondiale nel settore del lusso”, conclude Lvmh.
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