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VINI DI LUSSO

Lvmh, il fatturato del gruppo a +17% nel primo trimestre 2023. Per wine & spirits “solo” un +3%

La divisione dei vini e dei distillati del gruppo, nei primi tre mesi, ha mosso 1,6 miliardi di euro, dopo un 2022 chiuso a 7 (+19% sul 2021)
CHAMPAGNE, LUSSO, LVMH, vino, Mondo
Lo Champagne traina ancora la divisione vino del gruppo Lvmh

Non frena, ma non corre nemmeno velocissimo, in questo primo quarto del 2023 ormai concluso, il mercato del vino di lusso. Almeno a guardare il prestigioso osservatorio del gruppo del lusso Lvmh, che mette insieme alcuni dei brand più prestigiosi in Francia e nel mondo, da Clos Des Lambrays a Château d’Yquem, da Dom Pérignon a Ruinart, da Moët & Chandon a Veuve Clicquot, da Château Cheval Blanc a Krug, da Mercier a Chandon, da Cloudy Bay a Newton Vineyard, da Bodega Numanthia a Terrazas De Los Andes, da Ao Yun a Cheval Des Andes e Cape Mentelle.
Dopo un 2022 che ha visto la divisione “wine & spirits” del gruppo di Bernard Arnault chiudere con un fatturato di 7 miliardi di euro, in crescita del +19% sul 2021, il primo trimestre 2023 hanno registrato una crescita positiva, ma “solo” nell’ordine del +3%, per 1,64 miliardi di euro, mentre il fatturato del gruppo, tra moda, cosmetica, gioielleria e “selective retailing” (tutti settori in crescita in doppia cifra) ha toccato i 21 miliardi di euro, in crescita del +17% sullo stesso periodo del 2022.

“Lvmh ha avuto un eccellente inizio d’anno in un contesto geopolitico ed economico che rimane incerto. L’Europa e il Giappone - commenta il gruppo francese - che hanno goduto di un forte slancio di crescita, hanno beneficiato di una domanda robusta da parte dei clienti locali e dei viaggiatori internazionali; gli Stati Uniti, un mercato che continua a crescere, hanno avuto una performance costante. L’Asia ha registrato un significativo rimbalzo in seguito all’abolizione delle restrizioni sanitarie”.
E guardando in particolare alla divisione “wine & spirits”, spiega ancora Lvmh, “il settore Champagne ha registrato ancora una volta una forte crescita dei ricavi, grazie al proseguimento della strategia di creazione di valore. Il cognac Hennessy ha mostrato una buona resistenza sul contesto economico degli Stati Uniti e nonostante il persistere di elevati livelli di scorte presso i distributori a seguito delle varie interruzioni osservate alla fine dell’anno. Tra i vini rosati provenzali, Château d’Esclans ha registrato un’ottima performance ed è stata firmata un’importante partnership con il prestigioso dominio Minuty, uno dei leader mondiali. Joseph Phelps Vineyards, una delle aziende vinicole più rispettate della Napa Valley, in California, è stata integrata, per la prima volta, nei conti del primo trimestre. Il whisky Glenmorangie e la vodka Belvedere hanno registrato una buona crescita”.

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