Il colosso del lusso Lvmh continua a tenere gli occhi fissi sui più grandi territori del vino italiano, con la sua divisione wine & spirits Moet Hennessy (che nel 2021 ha fattuato 5,9 miliardid di euro, grazie a top brand come Clos Des Lambrays, Château d’Yquem, Dom Pérignon, Ruinart, Moët & Chandon, Veuve Clicquot, Château Cheval Blanc, Krug, Mercier, Chandon, Cloudy Bay, Newton Vineyard, Bodega Numanthia, Terrazas De Los Andes, Ao Yun, Cheval Des Andes e Cape Mentelle, oltre al 50% di Armand de Brignac, per citare i più importanti). Ma intanto, tra trattavive reali e smentite, e rumors che arrivano dai più importanti territori di Toscana (da Montalcino a Bolgheri, passando per il Chianti Classico) e di tanto in tanto dalle Langhe di Barolo e Barbaresco, il gruppo francese guidato da Bernard Arnault ha messo a segno un colpo di primissimo ordine in California, con l’acquisizione di Joseph Phelps Vineyards, uno dei gioielli di Napa Valley, dove possiede 200 ettari vitati divisi in 11 vigneti, e Sonoma Valley, dove conta 30 ettari in due vigne. Ed il cui vino di punta, l’Insignia, taglio bordolese, ha ricevuto per ben 4 annate il rating di 100/100 da “Robert Parker Wine Advocate”.
Fondata da Joseph Phelps nel 1973, spiega una nota ufficiale, la produzione della cantina californiana è una delle più acclamate degli Stati Uniti. “Moët Hennessy intende costruire sull’ammirevole eredità creata da Joseph Phelps, dai suoi figli e dai suoi nipoti, mantenendo i valori condivisi di qualità, artigianalità, imprenditorialità e attenzione alla sostenibilità”. Philippe Schaus, presidente e amministratore delegato Moët Hennessy, dichiara: “siamo lieti e molto orgogliosi di accogliere Joseph Phelps Vineyards nel nostro portafoglio di vini e liquori di lusso. Grazie alla combinazione dei meravigliosi vigneti di Joseph Phelps, dell’esperienza e dell’eccellenza senza pari del team di Joseph Phelps e del supporto della nostra organizzazione di distribuzione globale e della nostra esperienza unica con i marchi premium a conduzione familiare, continueremo il meraviglioso viaggio iniziato dal fondatore cinquant’anni fa e proseguito oggi dai suoi eredi”.
Joseph Phelps, sottolinea Lvmh, “è stato per la Napa Valley ciò che Nicolas Ruinart, Mrs Clicquot, Joseph Krug e Claude Moët sono stati per la regione dello Champagne, e allo stesso modo continueremo a sviluppare questa nuova Maison nel rispetto dell’eredità e della visione del fondatore”. La famiglia Phelps ha commentato: “nostro padre ha fondato la Joseph Phelps Vineyards nel 1973 con la passione per l’innovazione, un impegno incrollabile per la qualità e la gioia di vivere. Quasi 50 anni dopo, siamo orgogliosi di essere cresciuti da un allevamento di bestiame di 600 acri, e di essere diventati, dai primi pionieri della Napa Valley, produttori di vini iconici acclamati dalla critica e conosciuto a livello internazionale. Mentre pianifichiamo i prossimi 50 anni, crediamo che il passaggio della cura di questo gioiello della corona della Napa Valley e della Sonoma Coast a Moët Hennessy, porterà avanti l’eredità della nostra famiglia anche in futuro. Durante i nostri colloqui con Moët Hennessy, è stato chiarissimo che apprezzano e abbracciano tutti i membri del nostro team e, soprattutto, si impegnano a garantire che la nostra missione e i nostri valori fondanti rimangano al centro di Joseph Phelps Vineyards”.
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