È stato un maggio decisamente positivo per le grandi aste di vino internazionali, in Usa. E se il dominio della Francia, nelle quotazioni, è intoccabile, anche i vini italiani, con le sue griffe più importanti, hanno spuntato buoni prezzi di vendita. 5,2 milioni di dollari incassati da Sotheby’s a New York, dove il 19 maggio ha mandato sotto il martello la seconda parte della collezione dell’imprenditore Jerry Perenchio (che nel complesso ha raccolto 12 milioni di dollari sui 51 complessivi incassati dalla divisione vino della casa d’aste da inizio anno), mentre a Chicago, Hart Davis Hart ha collezionato 9 milioni di dollari con l’asta Finest & Rarest Wines, battuta tra il 17 ed il 19 maggio.
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A New York, i top lot sono stati le 12 bottiglie di Clos De La Roche Cuvee Vieilles Vignes 1985 di Domaine Ponsot, battute per 123.000 dollari, una Imperiale (6 litri) di Château Latour 1961 aggiudicata a 116.850 dollari, stessa cifra a cui sono andate 12 bottiglie di Richebourg 1985 di Meo-Camuzet, ma quotazioni da capogiro (81.600 dollari) sono state raggiunte anche da 12 bottiglie di La Tâche 1978 Domaine de la Romanée-Conti, 10 di Montrachet 1990 Domaine de la Romanée-Conti e 12 di Montrachet 1986 Domaine de la Romanée-Conti.
Per il Belpaese, i top lotto sono firmati dalla “culla” del Brunello di Montalcino, la Tenuta Greppo di Biondi Santi: 14.760 dollari per 12 bottiglie di Brunello di Montalcino Riserva 1964, 10.445 per 5 bottiglie del mitico Brunello di Montalcino Riserva 1955. A seguire, vengono gli 8.610 dollari incassati per 6 Magnum di Barbaresco Costa Russi 1985 di Gaja, i 7.380 per 12 bottiglie di Brunello di Montalcino Riserva 1975 ancora di Biondi Santi, ed i 6.765 per 12 bottiglie di Barbaresco Sorì San Lorenzo 1985 di Gaja (https://goo.gl/QpEUzy).
A Chicago, invece, il top lot è stato quello da 12 bottiglie di Musigny 1994 di Domaine Leroy, aggiudicato per 85.000 dollari, seguito dalle 12 bottiglie di Domaine de La romaneè Conti 1990 di La Tache battute a 75.000 dollari, e dalle 12 bottiglie di Clos Saint-Denis 1990 di Domaine Dujac, aggiudicate per 60.000 dollari.
Per l’Italia, a tenere alta la bandiera è stata la 12 litri di Barolo Monfortino 1995 Riserva di Giacomo Conterno, battuta a 17.000 dollari, suita dalle 10 bottiglie di Barolo Monprivato 1989 di Giuseppe Mascarello, aggiudicate per 8.000 dollari, e dalle 12 bottiglie di Barolo Cascina Francia 1985 ancora di Giacomo Conterno, sotto il martello per 6.000 dollari (https://goo.gl/K9jq8t).
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