Una lunga tradizione vitivinicola e culturale, che risale a più di 650 anni fa e si colloca in una proprietà nel cuore della Valpolicella Classica che appartiene da sempre ai Conti Serego Alighieri, 21 generazioni di discendenti di Dante, da quando nel 1353, il figlio del Poeta, Pietro Alighieri, acquistò villa e terreni nel Casal dei Ronchi a Gargagnago, e che nei vigneti dei 120 ettari di una delle più vaste proprietà del territorio, producono i più celebri vini veneti, a partire dall’Amarone - il Vaio Armaron è tra i 10 più prestigiosi vini al mondo per “Wine Spectator” - accanto a Valpolicella e Recioto. C’è anche un “sentore” importante di storia italiana nei vini a marchio Serego Alighieri, prodotti da secoli nelle Possessioni della nobile famiglia del padre della lingua italiana e della nostra identità, di cui, proprio nel 2021 in cui l’Italia celebra i 700 anni dalla morte del Sommo Poeta, Masi Agricola punta a rafforzare posizionamento e distribuzione in Usa, mercato n. 1 del vino italiano anche grazie al fascino delle storie che racconta, con il nuovo importatore Vineyard Brands (dal 1 gennaio, ndr), specialista di vini premium e ultrapremium, distributore di fine wines in tutti gli Stati Uniti, con oltre 85 marchi tra i più prestigiosi, di cui oltre 25 château di Bordeaux, Borgogna, Champagne, come Château Petrus, Champagne Delamotte e Château Miraval.
La storia di Serego Alighieri è intrecciata con quella dell’illustre poeta Dante Alighieri, sullo sfondo dei terreni acquistati a metà del Trecento in Valpolicella dal figlio Pietro, di professione magistrato, che dopo aver seguito il padre in esilio e dopo la morte del Poeta, decide di fermarsi a Verona, senza più far ritorno a Firenze. Da allora ad oggi, prosegue anche con la produzione di vino e una vitivinicoltura sostenibile nei vigneti ubicati nella pregiata semivalle di Gargagnago e nelle colline circostanti, con uve autoctone della Valpolicella, vantando tre storici e celebri single vineyard - Casal dei Ronchi, Vaio Armaron e MontePiazzo - e l’uso del clone di uva “Molinara Serego Alighieri”, che la famiglia ha mantenuto gelosamente, custodendo alcune viti piantate all’interno della corte della villa nel 1875 e sopravvissute alla fillossera. Ma è una storia che, a partire dagli anni Settanta, si intreccia anche con quella del Gruppo Masi, con cui i Conti di Serego Alighieri hanno iniziato a collaborare in uno schema che è poi diventato una vera e propria joint venture per il supporto tecnico e distributivo.
“Grazie a Vineyard Brands, alla sua consolidata expertise e al suo focus solo su vini premium e ultrapremium potremo rafforzare il posizionamento e sviluppare la penetrazione del marchio Serego Alighieri nel mercato americano - spiega Federico Girotto, ad Masi Agricola, società quotata nell’Aim Italia e leading Amarone producer - con un lavoro di segmentazione pianificato, preciso e metodico”. “È un grande privilegio rappresentare uno château storico e affascinante come Serego Alighieri - ha detto Gregory Doody, presidente e ceo Vineyard Brands - condividendone le ricche tradizioni, da cui scaturiscono storie e vini unici ed eccezionali”.
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