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DOPO LE PROTESTE

Meno burocrazia e controlli, più semplificazione: la Pac cambia e viene incontro agli agricoltori

Il Consiglio Europeo ha adottato una revisione mirata di alcuni atti di base per trovare un equilibrio tra sostenibilità ed esigenze del comparto
AGRICOLTORI, AGRICOLTURA, BUROCRAZIA, CONSIGLIO EUROPEO, CONTROLLI, FRANCESCO LOLLOBRIGIDA, PAC, PROTESTE, UNIONE EUROPEA, Non Solo Vino
Dall’Europa novità per gli agricoltori

Un aiuto agli agricoltori, che stanno attraversando un periodo di crisi, tra pressione inflattiva ed effetti climatici, da attuare attraverso un “allentamento” su burocrazia e controlli, spingendo, al tempo stesso, sulla semplificazione. Il Consiglio Europeo, oggi, ha adottato formalmente una revisione mirata di alcuni atti di base della Politica agricola comune (Pac), una revisione nata come risposta alle preoccupazioni manifestate dagli agricoltori negli ultimi mesi (con tanto di “fragorose” proteste in giro per l’Europa) e che tiene conto dell’impatto degli sviluppi geopolitici e degli eventi meteorologici estremi. La revisione riguarda alcuni elementi del regolamento sui piani strategici della Pac e del regolamento sul finanziamento, sulla gestione e sul monitoraggio della Politica agricola comune, puntando su semplificazione, riduzione degli oneri amministrativi e maggiore flessibilità per rispettare determinate requisiti ambientali. L’obiettivo è quello di trovare un equilibrio tra le ambizioni di sostenibilità contenute nell’attuale Pac e di garantire, allo stesso tempo, che le preoccupazioni degli agricoltori siano affrontate in modo efficace e tempestivo. Le novità entreranno in vigore entro la fine di maggio 2024.
“L’approvazione al Consiglio Ue Istruzione della riforma della Pac è una vittoria del Governo Meloni - ha detto, in una nota, il Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida - l’Italia in Europa ha adottato una posizione decisa, presentando un documento a febbraio che esortava la Commissione Ue a riconsiderare politiche ideologiche, mascherate da presunto ambientalismo, dannose per il nostro settore primario. La riforma riduce la burocrazia, aumenta la flessibilità e mette al centro l’agricoltura nell’agenda europea. Attraverso un impegno per la formazione, il giusto riconoscimento del lavoro e del reddito, la lotta contro le pratiche sleali e una visione di sostenibilità che abbraccia sia l’ambiente che l’economia e il sociale, stiamo delineando un futuro migliore per il settore agricolo. C’è ancora molto da fare, ma l’inversione di tendenza c’è stata e auspichiamo che possa essere ancora più netta nel prossimo futuro. È stato un lavoro difficile - ha concluso - fatto anche in maniera trasversale. Ringrazio i colleghi dei gruppi parlamentari di ogni estrazione con cui abbiamo lavorato in questi mesi e i loro esponenti. Dentro il territorio nazionale la maglia rimane quella della propria squadra, ma fuori si mette la maglia azzurra e su questo tema siamo riusciti ad ottenere buoni risultati”.

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