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CONCORSO

“Miglior enotecario d’Italia”, i sei finalisti in Champagne ed a Montalcino

Il premio, organizzato da Aepi e Vinarius, rimette al centro il lavoro delle oltre 7.000 enoteche d’Italia, che fatturano 280 milioni di euro

Sono Filippo Carraretto de “La mia Cantina” a Padova, Andrea Lauducci di “Enoteca Botrytis” a Ferrara e Mattia Manganaro di “Biessewine” a Brescia per la categoria “Bottiglierie classiche”, e Luca Civerchia di “Enoteca Rossointenso” a Jesi, Pietro Palma del “To Wine” a Prato e Luca Sarais di “Cantine Isola a Milano per la categoria “Enoteche con mescita” i sei finalisti del Concorso “Miglior Enotecario d’Italia”, organizzato da Aepi - Associazione Enotecari Professionisti Italiani e Vinarius - Associazione Enoteche Italiane, che hanno pensato così di riconsegnare agli enotecari la centralità che meritano nella filiera del vino. Anche perché, le enoteche, nei due anni della pandemia, si sono rivelate una vera e propria trincea, ultimo punto di contatto tra consumatori e produttori. Una rete capillare che si snoda lungo l’intero stivale, che nel 2019, come raccontavano i dati elaborati da Camera di Commercio di Milano Monza Brianza Lodi, contava 7.278 punti vendita (allora in crescita costante), per un giro d’affari di 280 milioni di euro, cresciuto, nonostante tutto, anche nel 2020, del +15-20%. “Finalmente la figura dell’enotecario in Italia si sta sempre più definendo e durante la semifinale abbiamo avuto il piacere di vedere tutta la professionalità rappresentata dai partecipanti. Tra i venti enotecari professionisti provenienti da Nord a Sud del Paese abbiamo scelto i migliori che, oltre ad accedere alla finale di giugno, prenderanno parte ad un’esperienza di formazione immersiva presso due realtà d’eccellenza, una nazionale e l’altra internazionale”, commenta Francesco Bonfio, presidente Aepi, ricordando che i territori simbolo del Comité Champagne e del Consorzio del Brunello ospiteranno gli enotecari finalisti, che avranno così la possibilità di andare a comprendere aspetti dello Champagne legati alla comunicazione al consumatore, ed approfondiranno il Brunello con un focus su zone, altitudini, esposizioni e stili diversi, con un tour di sei giorni nei quali apprendere competenze e tecniche di alto livello, da sfruttare nella finale, di scena a giugno, e nelle esperienze successive di approccio al consumatore.

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