“Mouton Rotchschild”: è esattamente ciò che troviamo scritto nell’“ideogramma” dell’artista cinese Xu Bing, scelto da Philippe Sereys de Rothschild, Camille Sereys de Rothschild e Julien de Beaumarchais de Rothschild per firmare l’etichetta dell’annata 2018 del mitico Château di Bordeaux. Un invito, più che una provocazione, ad andare oltre le apparenze, al di là dell’etichetta, attraverso cui Xu Bing esprime tutta la sua creatività linguistica, oltre che artistica, inventando una scrittura nuova, in cui le parole, scritte nell’alfabeto latino, vengono “assorbite” nei codici dell’ideografia del cinese tradizionale. Un incontro tra culture che rivela, all’osservatore più attento, la sua natura. Ogni parte dei due ideogrammi è una lettera, che insieme rivelano ciò che è: “Mouton Rotchschild”. Un modo, nelle intenzioni di Xu Bing, per rivelare il senso dell’etichetta un po’ alla volta, proprio come gli aromi e i sapori nella bottiglia, da scoprire con pazienza, come merita un’annata eccezionale come la 2018.
Xu Bing, formatosi alla Central Academy of Fine Arts di Pechino, le cui opere sono state esposte al British Museum di Londra, alla Arthur M. Sackler Gallery di Washington, al Museum of Modern Art e al Metropolitan Museum of Art di New York, continua così una tradizione iniziata nel 1924 (quando il Baron Philippe de Rothschild, padre della Baronessa Philippine, scomparsa nel 2014, per celebrare la prima annata prodotta ed imbottigliata interamente nello château, chiese al celebre illustratore Jean Carlu di creare l’etichetta di Mouton) e proseguita ininterrottamente al 1945, che vede grandi artisti prestare la loro opera per firmare le etichette di uno dei vini più prestigiosi al mondo, con nomi come Dali, César, Miró, Chagall, Picasso, Warhol, Soulages, Bacon, Balthus, Tàpies e Jeff Koons, solo per citarne alcuni.
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