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L’ETICHETTA CELEBRATIVA

Nasce il “Vino di Canova”, “battezzato” da Vittorio Sgarbi, nei 200 anni dalla morte dello scultore

Prodotto nelle stesse terre del più grande esponente del Neoclassicismo, è l’Asolo Prosecco Superiore Docg di Tenuta Amadio per la Fondazione Canova

Nel bicentenario della morte del grande scultore italiano, prodotto nelle stesse terre del più importante esponente del Neoclassicismo al mondo, nasce il “Vino di Canova”. Etichetta celebrativa, è una limited edition dell’Asolo Prosecco Superiore Docg della Tenuta Amadio, che, nei giorni scorsi, a Possagno, la patria del Canova, ha donato a Vittorio Sgarbi la bottiglia n. 1 delle 1.000 numerate e da collezione, per l’inaugurazione della mostra “Canova e il dolore. Le stele Mellerio”, ideata dal celebre critico d’arte, presidente della Fondazione Canova, al Museo Gypsotheca Antonio Canova (fino al 5 giugno).
Con la cantina di Monfumo, nel cuore della Denominazione dell’Asolo Prosecco, anche il mondo del vino italiano commemora uno dei più grandi artisti italiani di tutti i tempi negli “Anniversari Canoviani” che si svolgono nel 2022-2023, nei duecento anni dalla morte dello scultore.
L’occasione è la mostra dedicata al monumento funebre realizzato su richiesta del Conte Giacomo Mellerio. Un evento che trova il suo apice nella ricomposizione, per la prima volta dallo smembramento, della cappella privata di Villa Gernetto a Lesmo, luogo per il quale furono realizzati da Antonio Canova i due bassorilievi commissionati dal Conte in memoria dello zio Giovanni Battista e della moglie Elisabetta Castelbarco. E, proprio grazie a questa esposizione, le due stele sepolcrali in marmo si sono finalmente riunite ai due originali in gesso, conservati nella Gypsotheca di Possagno. E le prime 1.000 bottiglie numerate sono vestite proprio con la raffigurazione della Contessa Elisabetta Mellerio così come la rappresentò Canova nella stele a lei dedicata.
Un progetto dal grande valore culturale, realizzato anche grazie al supporto di Tenuta Amadio, realtà giovane ed innovativa radicata nel territorio, vocata alla sostenibilità e alla riscoperta di vitigni antichi come “Bianchetta trevigiana”.
“Vorrei prendere in prestito le parole citate dal professor Sgarbi in occasione dell’ultima mostra qui realizzata - ha detto Simone Rech, alla guida con la sorella Silvia della Tenuta Amadio - che, citando Dostoevskij, disse “la bellezza salverà il mondo, se gli uomini sapranno preservarla”. Una frase che racchiude il senso più profondo della nostra collaborazione con Fondazione Canova, anche per il solido legame che Canova aveva con questi luoghi. Il nostro vuol essere un progetto di valorizzazione di un artista conosciuto internazionalmente come il più grande scultore neoclassico, nato in quelle che oggi vengono definite le “terre del Canova”, con l’obiettivo di far conoscere e promuovere il nostro territorio unendo il simbolo dell’eccellenza enogastronomica, l’Asolo Prosecco Superiore Docg, con l‘eccellenza assoluta dell’arte”.

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