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ENO-COSMESI E NON SOLO

“Nel vino, la bellezza” dicevano i latini e l’olio d’oliva era definito “l’oro liquido”: e oggi?

Tante aziende hanno creato spa del vino e linee cosmetiche a base di vino e olio evo per aiutare il benessere psicofisico, ma anche l’ambiente

Dal Barolo all’Amarone della Valpolicella, dal Prosecco Docg di Conegliano e Valdobbiadene al Brunello di Montalcino, passando per la Franciacorta e il Chianti Classico: sono tante le aziende vitivinicole italiane, in un viaggio di WineNews nei territori italiani tra vino & benessere, che offrono percorsi di vinoterapia e prodotti di bellezza a base di vini prestigiosi capaci di aiutare la pelle a mantenersi più giovane. Ma non solo: le nostre campagne sono costellate da numerose aziende produttrici di eccellente olio evo che hanno creato anche linee di cosmesi naturale a base di olio di oliva proprio come si faceva nell’antichità. E tutto questo a beneficio non solo del nostro corpo, ma anche del territorio.
La vinoterapia, come la conosciamo oggi, è nata in Francia ma da tempo attrae migliaia di appassionati anche italiani: aziende famose (e non solo) presenti in paesaggi unici e ricchi di storia, sono riuscite a coniugare perfettamente il mondo del vino e della gastronomia con la salute e il benessere psicofisico, creando meravigliose “spa del vino” e prodotti di eno-cosmesi. Se infatti il wine-relax piace così tanto, da tempi non sospetti c’è chi la spa ha deciso di ospitarla direttamente in cantina tra i vigneti più famosi del Belpaese. È il caso dell’Albereta Relais & Châteaux, meta pioneristica dei progetti di accoglienza in cantina, locanda di lusso con spa creata nel 1993 ad Erbusco in Franciacorta dal Gruppo Terra Moretti, che ospita la Spa Espace Vitalité di Henri Chenot. O di un marchio storico del mondo del vino italiano come Marchesi Antinori, che, nella sua ricca offerta di ospitalità, ha anche il Tombolo Talasso Resort, Hotel & Spa sulla costa toscana a Marina di Castagneto Carducci, con tanto di wine bar con 300 delle migliori etichette italiane. Ma ci sono anche la Spa Belle Uve, tutta incentrata sulla vinoterapia, del resort Le Tre Vaselle delle Cantine Lungarotti a Torgiano in Umbria, o Castel Monastero, resort spa esclusivo nel Chianti Classico.
In Piemonte, sulle dolci colline delle Langhe, Roero e Monferrato, diverse aziende oltre a produrre eccellenti vini a partire dai grandi Barolo, per arricchire l’offerta delle esperienze nelle loro spa del vino, hanno creato creme e cosmetici proprio a base di polifenoli (antiossidanti naturali) da abbinare all’ampeloterapia, ovvero la cura dell’uva. Il vino possiede un effetto rilassante e calmante, mentre le uve aiutano nella depurazione dell’organismo, nel dimagrimento e in generale coadiuvano la rigenerazione cellulare, principi utilizzati, ad esempio, nel percorso “divino” proposto nella medical spa del Relais San Maurizio (Cuneo). Anche l’unione tra i vini della Valpolicella e Amarone Tommasi ha dato vita, nella Spa Villa Quaranta (Verona), ad una collezione cosmetica e dermatologica basata sul polifenolo resveratolo (molecola che aiuta la pelle a limitare il processo di invecchiamento) presente nelle uve rosse indigene. e quindi nei vini classici della Valpolicella. Senza andare troppo lontano, nello splendido territorio delle colline di Conegliano e Valdobbiadene, il Prosecco Superiore Docg biologico, proveniente da uve coltivate secondo i requisiti e le prescrizioni del disciplinare europeo per la viticoltura biologica, diventa l’elemento base per la creazione di una linea di prodotti antiossidanti per pulire, idratare, nutrire e mantenere giovane la pelle.
Spostandosi verso le colline piacentine, l’azienda vitivinicola il Poggiarello ha investito nel progetto di cosmetica naturale, il “Poggiarello Cosmetici”, che combina le potenzialità curative dell’uva e le sue possibilità d’impiego al di là del vino . Dall’anima dell’uva e della vite nascono prodotti per la cura della persona con alte concentrazioni di polifenoli. Questi prodotti di eno-cosmesi nascono dal rispetto e dall’amore per la natura perché utilizzano solamente i principi attivi estratti naturalmente dall’uva cosmetica appositamente coltivata: non vengono infatti usati gli scarti della vendemmia, ma l’intero grappolo per cogliere appieno le potenzialità del frutto.
Scendendo in Toscana, tra i vigneti del Brunello a Montalcino aziende come Casanova di Neri ed Altesino utilizzano nelle loro spa prodotti dei loro vigneti per creare percorsi benessere di vinoterapia e linee cosmetiche (creme, sieri e scrub). Mentre ad Ischia, terra di uve autoctone come Biancolella o Guarnaccia, Casa D’Ambra è riuscita a creare una linea di cosmetici al vino, “Divine”, che rispetta la tradizione enologica ischitana tramandata dai greci di Eubea, ma con una forte ecocompatibilità. Nell’azienda vitivinicola, infatti si è scoperto che anche le vinacce dei “rossi” dell’isola sono ricchissime di polifenoli. Da qui l’idea di trasformare in ricchezza per la cura del corpo ciò che resta della pigiatura della vendemmia. Riutilizzare le vinacce per i cosmetici significa inoltre anche smaltirle risparmiando i costi non indifferenti per loro lo smaltimento e, soprattutto, anche l’ambiente viene rispettato poiché si evita che proprio i polifenoli, a contatto col terreno, rubino ossigeno alle piante.
Se il nettare degli dei migliora la microcircolazione del sangue, depura l’organismo, riduce il colesterolo con effetti distensivi, emollienti e rigenerativi, anche l’olio extravergine d’oliva, essendo capace di ringiovanire la pelle, nutrirla e renderla più morbida al tatto, sin dall’antichità è stato utilizzato anche per la cura del corpo. E non a caso molte aziende italiane hanno puntato proprio su queste proprietà cosmetiche dell’olio extravergine d’oliva. Ad esempio in Liguria, il progetto del marchio Mediterranea, “Terrazze di Liguria”, propone tre prodotti in cui l’olio d’oliva Dop Riviera Ligure è affiancato da essenze territoriali del Ponente ligure, come la lavanda e il rosmarino per dare vita ad un olio idratante da bagno, un olio da massaggio tonificante, e un olio antiaging corpo. Per creare questi elisir cosmetici vengono utilizzate piante coltivate entro 5.000 mq nella Liguria occidentale: l’olio d’oliva Dop Riviera Ligure, nella menzione geografica Riviera dei Fiori, viene prodotto durante l’inverno, mentre la lavanda e il rosmarino sono raccolti nei mesi caldi, seguendo i ritmi della natura. Un’iniziativa di questo genere non è quindi solo un fatto di “km zero” o di “filiera corta” per avere prodotti di altissima qualità, ma è anche un progetto di grande compatibilità ecologica. E che l’olio di oliva sia un antiossidante e illuminante eccezionale lo sostiene anche Jennifer Lopez, avendolo inserito come elemento essenziale nella sua nuova linea skincare.

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