Superato il Covid, o quanto meno entrati in una fase più o meno avanzata di gestione della pandemia, a seconda del Paese, per il ritorno dei grandi eventi internazionali, del vino e non solo sembrava andare tutto liscio. Poi è arrivata la guerra tra Russia e Ucraina a complicare le cose, anche su questo fronte. Ad oggi, va detto, non c’è nulla che faccia pensare ad un nuovo stop (al netto, ovviamente, dell’area strettamente interessata dal conflitto). Ma qualche preoccupazione, chiaramente, nella testa degli organizzatori c’è, come ha spiegato Bastian Mingers, direttore ProWein di Dusseldorf, in un’intervista al magazine Uk “The Drink Business”. La fiera tedesca, la più grande ed importante a livello internazionale, che, dalle canoniche date di marzo, è stata riprogrammata dal 15 al 17 maggio, non è assolutamente in discussione, precisa Mingers.
“Se mi aveste chiesto di Prowein 2022 due settimane fa, avrei detto che superata la sfida del Covid, niente può più fermare il business internazionale. Ma ora, il conflitto in Ucraina, ci dimostra che c’è sempre rischio ed incertezza. Ma, in ogni caso, a livello globale, niente impedisce alla ProWein di andare avanti a maggio”. Neanche il non secondario tema energetico, visto che la Germania, secondo i dati dell’Agenzia Icis, riportati dalla Reuters, dipende per il 30% da gas russo, che potrebbe smettere di arrivare da un momento all’altro, secondo le decisioni di Putin. Ma, in questo senso, il quartiere fieristico, che ospiterà 5.500 espositori (e l’Italia tra i principali Paesi per “dimensione” della presenza, con oltre 1,600 realtà, ndr), spiega ancora Mingers a “The Drinks Business”, è preparato e, all’occorrenza, tra più fonti energetiche, generatori e possibilità di stoccaggio, autosufficiente e tranquillamente in grado di ospitare l’evento. Insomma, auspicando che la situazione non degeneri, tutto dovrebbe andare come previsto. E, inoltre, aggiunge Mingers, dal 20 marzo, in Germania, potrebbero essere eliminate se non tutte, una buona parte delle restrizioni legate alla pandemia.
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