Vietare la pesca a strascico ha sovente messo in protesta i pescatori italiani che vedevano nella misura un “assist” per le importazioni dall’estero, oltre ad un rischio per la propria esistenza, in un periodo già complicato di suo a causa degli effetti del cambiamento climatico che hanno messo a dura prova il settore ittico. Adesso, però, arriva una novità che può far tirare un sospiro di sollievo al comparto. A darne notizia è il Ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida che ha parlato, via social, di una “vittoria storica dell’Italia in Europa”. E il motivo riguarda proprio la pesca a strascico, che sarà continuativa per tutto l’anno. Come ha spiegato Lollobrigida, “i negoziati del Consiglio Europeo dell’Agricoltura e della Pesca si sono conclusi con un risultato senza precedenti: per tutto il 2025 non ci sarà nessuna riduzione dei giorni di pesca per la flotta a strascico italiana. È la prima volta che l’Italia ottiene un simile successo, proteggendo concretamente il futuro del settore ittico e delle marinerie nazionali. Ogni anno la Commissione Europea propone tagli che minacciano la sopravvivenza della flotta peschereccia, ma questa volta gli interessi della nazione sono stati difesi con fermezza, dimostrando l’efficacia della strategia negoziale adottata. Le ragioni italiane sono state fatte valere in Europa, garantendo stabilità e prospettive di crescita a un comparto essenziale per l’economia”.
Federpesca, nei giorni scorsi, aveva auspicato il raggiungimento di questo obiettivo, apprezzando l’impegno del Governo, “per scongiurare ulteriori riduzioni delle giornate di pesca nel 2025, in particolare nel Mediterraneo Occidentale. Il documento congiunto promosso dall’Italia, insieme a Francia e Spagna diventa così fondamentale per arrivare con una posizione più forte e comune al Consiglio Agrifish di dicembre che deciderà le possibilità di pesca per il prossimo anno”.
Un obiettivo che può dirsi raggiunto con lo “stop” arrivato per il prossimo anno. Il Ministro Lollobrigida ha aggiunto come “un altro importante risultato riguarda le quote di pesca del gambero: la Commissione aveva proposto un taglio devastante del -29%, che avrebbe colpito duramente il settore. Grazie a un’azione decisa, la riduzione è stata limitata al -6%. Sono già allo studio misure di compensazione per attenuare ulteriormente l’impatto”.
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