Allegrini, Altesino, Biondi-Santi, Boscarelli, Bruno Giacosa, Ca’ Marcanda, Carpineto, Casanova di Neri, Castellare di Castellina, Castello Banfi, Castello di Monsanto, Castello di Volpaia, Ceretto, Elvio Cogno, Fèlsina, Ferrari Trento, Fontodi, Fuligni, Gaja, Il Palagio, Il Poggione, Jermann, Le Macchiole, Livio Felluga, Marchesi Antinori, Marchesi di Barolo, Marchesi Frescobaldi, Masi, Masseto, Massolino, Mastroberardino, Nino Negri, Ornellaia, Paolo Scavino, Pio Cesare, Planeta, Poderi Aldo Conterno, Produttori del Barbaresco, Ratti, Romano Dal Forno, San Filippo, Siro Pacenti, Tenuta San Guido, Valdicava, Vietti e Zenato: ecco le 47 cantine italiane, tra grandi realtà a piccole griffe, dal Piemonte alla Sicilia, che rappresenteranno il Belpaese nel “Critic’s choice grand Tasting” della “New York Wine Experience”, uno degli eventi di promozione più attesi negli States, di scena dal 21 al 23 ottobre 2021 (dopo l’annullamento dell’edizione 2020, ndr).
Già “sold out” da tempo, ma con una novità importante legata alla pandemia: come spiega sul suo sito la stessa rivista “Wine Spectator”, per accedere all’evento sarà necessario il certificato di vaccinazione contro il Covid-19, non basterà più l’esito negativo del tampone molecolare.
Una novità importante, mentre in Italia (e non solo) ancora si discute dell’uso del Green Pass (che, ad oggi, si ottiene anche con l’esito negativo del tampone, con una validità di 48 ore, ndr) più o meno “esteso” per accedere a determinate manifestazioni o in certi luoghi. Intanto, però, la lista delle cantine (che vede quelle italiane, tra le più numerose, in “compagnia” di tanti altri top brand mondiali) si aggiunge a quella delle “Wine Stars” dei seminari di approfondimento, che, in un’edizione celebrativa come quella dei 40 anni della manifestazione, vedrà protagonisti, tra gli altri, due mostri sacri del vino italiano e mondiale come Piero Antinori, guida e storia della Marchesi Antinori, e Angelo Gaja, produttore icona del grande vino delle Langhe e d’Italia, oltre a Sting e Trudie Styler, produttori in Toscana, con Il Palagio (con la regia enologica di Riccardo Cotarella). Insieme a nomi come Bill Arlan della californiana Harlan Estate o al cantante-produttore Jon Bon Jovi, con Hampton Water, nello Stato di New York. Oltre, ovviamente, alle degustazioni dei vini migliori della “Top 100” 2020 by Wine Spectator, tra cui il Brunello di Montalcino Le Lucere 2015 di San Filippo, al n. 3 della classifica, e il Barolo 2014 di Massolino, al n. 7, e con il podio della classifica 2019, dove figura il Chianti Classico 2016 di San Giusto a Rentennano.
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