02-Planeta_manchette_175x100
Allegrini 2024
ASTE

Non si ferma il collezionismo di vino: 241.000 euro nell’asta “internet live” di Bolaffi

Conterno, Giacosa, Masseto, Soldera e Sassicaia al top tra gli italiani, la Borgogna domina la selezione francese
ASTE, BOLAFFI, BORGOGNA, CONTERNO, GIACOSA, MASSETO, PANDEMIA, SASSICAIA, SOLDERA, vino, Italia
Il Barolo Monfortino di Conterno al top tra gli italiani nel catalogo Bolaffi

Non si ferma la voglia di collezionare grandi vini, nel mondo e in Italia, nonostante la pandemia renda più difficile anche la realizzazione delle aste enoiche. Che come tutto il mondo del vino si riorganizzano on line, come ha fatto Bolaffi, che, in un incanto “internet live” di scena ieri sera 16 marzo, ha raccolto 241.000, con un catalogo che ha visto aggiudicare il 93% dei lotti. Top lot italiano è il Barolo Monfortino Riserva Giacomo Conterno, con una selezione di 5 bottiglie, dal 1990 al 1997 (4.500 euro), ed un lotto composto da 2 magnum del 2014 (4.100 euro). Terzo miglior risultato quello del Barbaresco Santo Stefano di Neive Etichetta Bianca 1970 di Bruno Giacosa, con 11 bottiglie (4.000 euro). Ottimi realizzi anche per la Toscana, in particolare 3 bottiglie di Masseto 2015 (2.500 euro), una selezione di Brunello di Montalcino 1987 Case Basse Gianfranco Soldera (2.400 euro) ed una verticale di Sassicaia della Tenuta San Guido, dal 1999 al 2014 (1.900 euro).

Passando alla Francia, tra il successo per i vecchi champagne e il grande rilancio dei Bordeaux, tutti aggiudicati con realizzi brillanti, la Borgogna si è confermata la protagonista indiscussa,
con il prestigioso Domaine de la Romanée-Conti. I top lot sono quello da sette bottiglie di Grand Cru 1981, Echézeaux, Grands Echézeaux, Romanée St. Vivant e Romanée Conti (7.200 euro), le quattro bottiglie di Grand Cru 1997, Echézeaux, Grands Echézeaux, Romanée St. Vivant e Richebourg (5.600 euro), e le due bottiglie di La Tâche Grand Cru del 1994 e 1997 (5.000 euro). Da segnalare anche due lotti del ricercato produttore Henri Jayer: una bottiglia di Échézeaux 1993 (3.900 euro) e due Bourgogne Rouge 1985 e 1993 (3.000 euro). Nel capitolo dei distillati posto in chiusura del catalogo troviamo il top lot dell’intera asta, il famosissimo Black Bowmore 1964 (10.000 euro), accompagnato dal Tormore 1966 di Samaroli (5.000 euro) e dal Macallan-Glenlivet 33 Years Old 70 Proof, Gordon&MacPhail (2.600 euro).

Nel 2021 la casa d’aste ha in programma vendite di vino con cadenza trimestrale e online, con cataloghi ricercati ma più contenuti dal punto di vista del numero dei lotti, rispetto alle due tradizionali aste annuali organizzate fino al 2019. Il prossimo appuntamento “internet live” con i vini pregiati e i distillati è in programma a giugno.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli