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FONDI UE

Oltre 2 milioni di euro sequestrati dalla Procura di Corte dei Conti ad Unione Italiana Vini (Uiv)

Lo riporta l’Ansa: “la società ha risarcito integralmente il danno alla Agenzia della Commissione Europea danneggiata”
CORTE DEI CONTI, UNIONE ITALIANA VINI, vino, Italia
Ansa: 2 milioni di euro sequestrati dalla Corte dei Conti ad Unione Italiana Vini (Uiv)

Oltre 2 milioni di euro sono stati sequestrati dalla Procura lombarda della Corte dei Conti ad Unione Italiana Vini - Uiv, che aveva ricevuto fondi europei per il progetto “Native Grapes Academy” per rafforzare la competitività del settore agricolo europeo. Lo riporta l’agenzia Ansa. La Procura regionale della Corte dei Conti spiega che la società, a fronte del sequestro e del relativo invito a fornire deduzioni, pur non rendendo “ammissioni di responsabilità”, ha risarcito integralmente il danno alla “Agenzia della Commissione Europea danneggiata”. Già nel settembre 2022, in un’indagine della sede di Milano della Procura europea, condotta dal Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza di Milano, sottolinea ancora l’Ansa, e che vedeva indagata anche Veronafiere Spa, era stato effettuato un sequestro per oltre 2 milioni di euro a carico della cooperativa Unione Italiana Vini (Uiv) per la presunta frode ai danni dell’Unione Europea. La presunta truffa riguardava “la partecipazione ad un bando europeo” per la “promozione di prodotti agricoli, nel mercato interno e nei Paesi terzi”.
“Ma, in relazione agli articoli di stampa usciti oggi, Unione Italiana Vini Servizi rappresenta che - a seguito dell’iniziativa cautelare, promossa dalla Procura Regionale presso la Corte dei Conti della Regione Lombardia che ha condotto la stessa Corte ad adottare, prima di sentire le ragioni della scrivente, un provvedimento di sequestro ante causam pari all’ammontare del contributo ricevuto - ha maturato la volontà di restituire all’“Agenzia Europea Rea” l’intero importo di detto contributo, in buona parte peraltro, mai utilizzato dalla società”, commenta Uiv - Unione Italiana Vini (Uiv) in una nota. Che aggiunge: “ciò è stato fatto esclusivamente per spirito di leale collaborazione e rispetto nei confronti delle autorità giudiziarie procedenti e della stessa Agenzia Europea, non intendendo la società trattenere quel contributo, funzionale all’importante attività istituzionale svolta da Unione Italiana Vini (Uiv), in presenza di una diversa valutazione da parte del soggetto erogante, che pure era stato consultato durante il complesso procedimento per la concessione della misura incentivante, in ordine alla sussistenza dei requisiti richiesti per il riconoscimento del contributo. Ciò però, come pure hanno dato atto correttamente i Procuratori Regionali nel provvedimento di archiviazione del procedimento, non equivale in alcun modo ad ammissione di responsabilità rispetto alle ipotesi contestate, da parte di Unione Italiana Vini che anzi ribadisce l’assoluta legittimità della condotta tenuta nell’ambito della procedura per l’accesso ai fondi erogati per il finanziamento del progetto “NGA 826012”. Per tale motivo la Corte dei Conti, con ordinanza del 23 marzo 2023 n. 8, senza esprimere alcuna valutazione sulla originaria sussistenza dei presupposti per disporre la misura cautelare, valutata all’attualità la mancanza del requisito del “periculum in mora” - continua Uiv - ha revocato integralmente il provvedimento di sequestro precedentemente emesso. In coerenza e a conferma di quanto sopra, i Procuratori Regionali, con provvedimento del 24 marzo 2023 hanno disposto l’archiviazione della procedura a carico di Unione Italiana Vini e degli altri soggetti interessati, ritenendo che “non risultano elementi sufficienti e idonei per utilmente sostenere in giudizio una contestazione di responsabilità amministrativo-contabile, sotto il profilo della assenza di un danno attuale e concreto””.

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