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PROMOZIONE

Operazione rilancio, il Chianti getta le basi per il futuro: 6 milioni per la promozione

Un progetto condiviso da promuovere in Canada e negli Stati Unitil Consorzio: mercati da riconquistare dopo il blocco delle esportazioni
CHIANTI, CONSORZIO CHIANTI, PROMOZIONE, Italia
Il presidente del Consorzio del Chianti Giovanni Busi

Operazione rilancio. Nel momento più duro da affrontare sui mercati internazionali, con gli sbocchi “storici” bloccati dall’epidemia di Covid 19, il Consorzio Chianti elabora un progetto da 6 milioni di euro da destinare alla promozione in Canada e Stati Uniti, bacini e target cruciali per l’area extra-Ue. Una “scommessa” da vincere ma anche un messaggio di ottimismo da lanciare al settore. Un’operazione di gruppo con il Consorzio Chianti nel ruolo di capofila, in partenariato con il Consorzio Formaggio Asiago Dop, il Consorzio Asti Docg, il Consorzio del Pinot Grigio delle Venezie Doc e il Consorzio Pecorino Sardo Dop, ha lanciato una gara europea per selezionare soggetti da inserire nello sviluppo di una campagna di informazione e promozione da realizzare nel triennio 2021-2024, così da rafforzare la propria presenza sui mercati canadese e statunitense e risollevare le sorti dei prodotti agroalimentari italiani. Il progetto rientra nell’ambito delle iniziative di rafforzamento della competitività del settore agricolo dell’Unione Europea e verrà proposto il prossimo 3 giugno alla Commissione per ottenere il finanziamento.
“Il blocco alle esportazioni provocato dalla pandemia di Covid 19 - dice il presidente del Consorzio, Giovanni Busi - ha generato ripercussioni pesanti sui produttori di vino Chianti che si sono visti chiudere improvvisamente tutti gli sbocchi sia sul mercato interno (con la chiusura di bar, enoteche, ristoranti) che su quelli stranieri: prosciugati i ricavi, con il vino invenduto nelle cantine, le imprese devono però continuare a sostenere i costi perché non è ovviamente possibile abbandonare i campi, dove si deve seguire il ciclo vegetativo delle piante”.
Continuano, intanto, le richieste alla politica per dare ossigeno ad una situazione che rischia di rimanere soffocata dalla crisi. “A fronte di questo - continua Busi - le misure previste dai decreti del Governo sono largamente insufficienti in termini di provvedimenti in campo tributario-fiscale, in materia previdenziale di lavoro, previdenza sociale e nel campo del credito. Per ripartire dobbiamo lavorare e vendere”. Gli sforzi saranno dunque anche concentrati su una campagna di comunicazione che possa promuovere nei consumatori statunitensi e canadesi il riconoscimento della qualità del vino Chianti, a supporto della ripresa commerciale, in due mercati che saranno cruciali per la ripartenza delle vendite e quindi per la sopravvivenza di centinaia di imprese agricole. Aperta una gara, con il termine per il ricevimento delle offerte fissato per il 12 maggio 2020.

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