“Gli Stati Uniti sono sempre più mercato di riferimento per i Paesi produttori; la domanda Usa, come rileva l’Osservatorio Uiv-Vinitaly, nel 2021 ha azzerato il Covid con gli interessi grazie a un incremento delle importazioni complessive a valore del 26% sul 2020, ma anche del 14% rispetto all’anno pre-pandemico 2019. In questo contesto l’Italia si conferma, assieme alla Francia, produttore di riferimento con quasi 1/3 del mercato di vini di importazione e un balzo a valore del 18%, a 2,26 miliardi di dollari”. A sottolineare dati incoraggianti per il vino del Belpaese è Giovanni Mantovani, dg Veronafiere, che oggi (ore 18,30, in diretta su Zoom, insieme ad Antonio Laspina, dg Ice Agenzia New York e coordinatore per gli Usa, Stevie Kim, managing director Vinitaly International, Alison Napjus, senior editor e tasting director Wine Spectator), presenterà ufficialmente la lista dei 130 produttori italiani e vini (già anticipata in versione completa da WineNews, domenica 6 aprile), selezionati da “Wine Spectator”, per “Opera Wine 2022” (a Verona, il 9 aprile), la grande degustazione (riservata ad operatori e stampa, su invito) organizzata da Veronafiere e “Wine Spectator” che ormai tradizionalmente è “Anteprima” di Vinitaly (dal 10 al 13 aprile, sempre a Verona).
Una selezione dei 130 produttori portabandiera, in rappresentanza di tutte le regioni italiane, sempre più grande. “L’ampliamento della selezione di Wine Spectator a 130 vini è il segnale della costante crescita qualitativa del vino italiano su questa piazza strategica. Non è un caso - conclude il dg Giovanni Mantovani - se a Vinitaly 2022, oltre alla fondamentale partnership con “Wine Spectator” per OperaWine, il focus sarà dedicato al nostro primo mercato al mondo ed al Canada (due Paesi che saranno presenti alla quattro giorni busines to business con un contingente straordinario di buyers, grazie anche alla collaborazione di Ice Agenzia)”.
Sul podio della classifica delle regioni italiane, la Toscana guida la squadra del vino di “Opera Wine 2022”, con 36 produttori, seguita da Piemonte (20) e Veneto (19). A dominare, nelle valutazioni di “Wine Spectator”, sono i rossi con 97 etichette. Tra queste primeggiano le denominazioni di Barolo (15), Brunello (13), Amarone della Valpolicella e Chianti Classico, a quota 9. Completano il super tasting dell’Italia del vino 22 vini bianchi, 9 sparkling wine e 2 vini dolci/passiti. Da Nord a Sud, sono 9 le cantine new entry di “Opera Wine 2022” (Grifalco della Lucania, Guido Berlucchi, Catabbo, Oddero, Istine, Castello di Monsanto, Poggerino, Scacciadiavoli e Romano Dal Forno), mentre sono 25 le cantine “all timer” (che partecipano, dal 2012, anno della prima edizione della degustazione, organizzata da Veronafiere e dalla rivista Usa), ovvero Allegrini, Antinori, Bruno Giacosa, Ca’ del Bosco, Castello di Ama, Castello di Volpaia, Famiglia Cotarella, Ferrari, Feudi di San Gregorio, Fontodi, Livio Felluga, Lungarotti, Masi, Masciareli, Nino Negri, Ornellaia, Paolo Scavino, Pieropan, Planeta, San Felice, Tasca d’Almerita, Tenuta San Guido, Tormaresca, Umani Ronchi e Zenato.
Tra le curiosità della lista, nel “turnover” delle cantine, emerge che, su “Opera Wine 2019”, sono 22 le cantine non riconfermate nell’edizione 2022, mentre 71 cantine sono quelle non riselezionate sull’edizione 2021, che, però (dopo l’annullamento nel 2020, causa pandemia, ndr), è stata un’edizione speciale per il decimo anniversario della degustazione, a cui hanno preso parte 186 cantine italiane.
Copyright © 2000/2024
Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit
Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024