In Italia si sempre più spesso e con insistenza del cosiddetto overtourism, in riferimento al sovraffollamento turistico di alcune città iconiche come Venezia, Firenze e Roma, e di come questo fenomeno stia mettendo a dura prova l’equilibrio tra flussi turistici e qualità della vita dei residenti, oltre a compromettere la qualità stessa della visita dei turisti. Con oltre 1.500 Cesarine e Cesarini sparsi in più di 500 borghi e città, molto spesso situati in territori meno noti del Belpaese, la più antica e diffusa rete di cuochi e cuoche di casa promuove un turismo esperienziale che valorizza le destinazioni meno note e più autentiche proponendosi come una valida alternativa al turismo di massa.
Offrendo esperienze culinarie uniche, la piattaforma consente ai viaggiatori di creare itinerari al di fuori dei percorsi tradizionali, immergersi nella tradizione gastronomica locale e vivere momenti conviviali e autentici lontano dalle mete turistiche più affollate. Tra le proposte di itinerari ed esperienze, ci sono corsi di cucina tradizionale in cui vi è la possibilità di imparare a preparare piatti tipici direttamente nelle case delle Cesarine, scoprendo ricette tramandate da generazioni come, ad esempio, i corsi di cucina a Baveno sul lato piemontese del Lago Maggiore, a Riccò del Golfo in Provincia di La Spezia e a Fasano vicino a Brindisi; tour enogastronomici che consentono di esplorare mercati locali e botteghe artigianali con esperti del luogo, degustando prodotti tipici e vini locali in località come Langhirano vicino a Parma, Barberino e Tavarnelle vicino a Firenze, o Spoleto in Provincia di Perugia; infine, si possono fare pranzi e cene in famiglia gustando menù stagionali preparati con ingredienti freschi e locali in contesti conviviali unici, in borghi affascinanti come Varignana sulle colline di Bologna, Buti in Provincia di Pisa e Marsala in Provincia di Trapani.
Questo nuovo modo di viaggiare, creando veri e propri percorsi tra le varie case ed esperienze firmate Cesarine, secondo la rete che le riunisce, consente di attraversare tutta l’Italia scoprendo continuamente borghi meno conosciuti e gemme nascoste del nostro Paese, costruire un itinerario personalizzato fatto di autenticità e tradizione, contribuendo a una diffusione più equilibrata dei flussi turistici. Operando nell’ottica della sharing economy, le esperienze Cesarine consentono inoltre di sostenere le comunità locali, anche e soprattutto nelle zone meno turistiche del Paese. Tutte esperienze che non solo arricchiscono il viaggio con sapori autentici, ma contribuiscono anche a distribuire il turismo in aree meno battute, favorendo direttamente l’economia locale. Una forma di turismo più sostenibile alla scoperta di destinazioni meno comuni, che aiuta a preservare il patrimonio culturale e ambientale italiano, evitando il sovraccarico di città già sotto pressione.
Fondata a Bologna nel 2004, Cesarine è la più antica e diffusa rete di cuochi e cuoche di casa in Italia, che vede negli Stati Uniti il suo principale mercato, con oltre 30.000 ospiti nel 2024. Seguono Australia, Regno Unito, Canada e Nord Europa (in particolare Germania, Francia e Svizzera). Comunità Slow Food dal 2019 e Società Benefit dal 2023 con un forte impegno nel turismo sostenibile, oggi il board di Cesarine include Niccolò Branca, ceo Fratelli Branca, Daniele Ferrero, ceo Venchi, il gruppo Finalca della famiglia Cazzola e Cdp Venture Capital, e Davide Maggi, direttore esecutivo Digital Marketing & Communication Executive Program della Bologna Business School, ceo Home Food Srl - Società Benefit.
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