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SOTTO IL MARTELLO

Pandolfini, Romanée-Conti e Sassicaia segnano il record di sempre: 1,2 milioni di euro

Con il 99% dei lotti assegnati, ed una verticale della griffe di Tenuta San Guido battuta a 7.600 euro, i risultati di un’asta che ha riscritto la sto

Una verticale di sei annate di Montrachet Domaine de la Romanée-Conti, che ha raggiunto la cifra di 42.875 euro, una bottiglia di Romanée-Conti Domaine de la Romanée-Conti 2016 che ha chiuso la gara a 20.212 euro e 13 bottiglie del 2009, con tutti i Gran Cru prodotti dal Domaine in due casse di legno, che da una valutazione di 35.000 euro è stato aggiudicato a 61.862 euro. Ecco i top lot dell’asta di Pandolfini, andata in scena il 20 e 21 aprile, che ha segnato un nuovo record per la casa d’aste tricolore, che ha raggiunto il 187% del monte stime, ossia 1,2 milioni di euro, il massimo di sempre, grazie al 99% dei lotti assegnati, per una media a lotto di 1.981 euro. Bene anche le etichette italiane, che hanno occupato l’intera prima giornata, e che hanno portato all’aggiudicazione del 99% dei lotti, mentre i valori finali hanno portato un incremento del 194% sulle riserve e un valore medio di 1.331 euro per lotto.
Dal Piemonte spiccano le sei bottiglie di Barolo Cà D’Morissio Riserva Giuseppe Mascarello 2010, vendute a più del doppio del prezzo di partenza (4.410 euro), poi 4 magnum di Selezione Riserva Etichetta Rossa di Bruno Giacosa, a 5.400 euro, mentre una magnum del Barolo Monfortino di Giacomo Conterno della blasonatissima annata 2010 ha concluso la gara a 2.940 euro. In Toscana, da segnalare la 12 litri di Le Pergole Torte 2002 Montevertine, venduta per 4.900 euro, poi sei bottiglie di Solaia 2013 di Antinori aggiudicate a 1.600 euro, una doppia magnum di Ornellaia 2013 edizione speciale “Vendemmia d’Artista”, che ha raggiunto i 1.715 euro. Ed ancora, una doppia magnum di Masseto 2015, che ha raggiunto un’aggiudicazione di 3.675, 12 bottiglie di Sassicaia 2015 di Tenuta San Guido, battute a 5.635 euro, ma anche, due verticali complete, sempre di Sassicaia di Tenuta San Guido: una di 21 annate, dal 1986 al 2006, aggiudicata a 6.615 euro, e una di 29 annate, dal 1989 al 2017, assegnata a 7.600 euro.
“Il risultato finale dimostra che il mercato, nonostante la situazione globale dovuta all’emergenza pandemica, non solo non è fermo, ma è cresciuto enormemente, e la quasi totalità dei lotti venduti e le cifre raggiunte ci dimostrano che, ormai, il mercato italiano è diventato uno dei centri più attrattivi per questa tipologia di vendita”, commenta Francesco Tanzi, a capo del Dipartimento Vino di Casa d’Aste Pandolfini.

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