Dolce emblematico, che incarna lo spirito del Natale e l’eccellenza della pasticceria italiana, il panettone è il riflesso di una tradizione che si rinnova e che continua a incantare e a soddisfare palati in Italia e nel mondo. Tanto che, ora, è anche il “re” del web, il dolce natalizio più googlato in Italia e un trend in crescita all’estero. Parola di una ricerca di Redmarketing, agenzia specializzata nel marketing digitale per pasticcerie e gelaterie, che rivela le abitudini e le preferenze degli utenti online verso una delle icona del made in Italy a tavola sempre più amata, attraverso i dati di Google Trends e SEMrush.
I dati indicano come Basilicata e Campania, nonostante non siano le Regioni di origine del panettone, mostrino un forte interesse sul dolce natalizio, posizionandosi in testa alla classifica delle ricerche. A seguire la Lombardia, “culla” del panettone, che mostra un attaccamento alla tradizione. Al quarto posto il Molise che dimostra un interesse in crescita, che potrebbe essere spiegato da una crescente curiosità culturale o da una particolare predilezione per i dolci natalizi. Al quinto posto il Piemonte, che vicina alla Lombardia condivide alcune tradizioni culinarie, oltre all’alta qualità dei prodotti artigianali.
Ma, lanciando un occhio alle ricerche mensili per il termine panettone nel mondo, queste sono più elevate negli Stati Uniti d’America (con oltre 40.500 ricerche) rispetto all’Italia (27.100), seguiti da Germania e Francia (22,200), Regno Unito (20.000) e Canada (12.100): dato che conferma la globalizzazione del gusto e l’importanza di adeguate strategie di marketing internazionali per le aziende italiane.
Molti sono i termini che hanno affiancato panettone durante le ricerche internet degli utenti italiani: da “gastronomico”, a riprova del crescente interesse per varianti del panettone che si discostano dalla ricetta dolce tradizionale, a “artigianale”, che ne rappresenta invece il legame con la tradizione, autentico e di qualità superiore rispetto alla produzione industriale; e, ancora, “Iginio Massari”, presente in due termini di ricerca distinti a sottolineare l’importanza del brand personale e della firma di un maestro pasticcere nel settore del panettone di alta qualità, come “Fiasconaro”, marchio che, noto per i suoi panettoni di alta qualità e per le collaborazioni con famosi brand, mostra come il panettone possa essere anche un oggetto di lusso e tendenza sulla falsa riga dell’accostamento con “Chiara Ferragni” che rinsalda l’immagine del panettone come oggetto di tendenza e mostra come questo possa essere influenzato anche dal mondo della moda e del lifestyle. Accanto al panettone nelle barre di ricerca viene aggiunto anche il termine “ricetta”, a conferma del desiderio di molti a partecipare in maniera attiva alla produzione del dolce.
L’evoluzione del comportamento dei consumatori, modellato da internet e dai motori di ricerca, ha profondamente influenzato il modo in cui le persone effettuano gli acquisti, ma anche come cercano informazioni su prodotti alimentari, come il panettone. La ricerca evidenzia infatti interessanti dinamiche in termini di tendenze e comportamenti d’acquisto. Si osserva, infatti, come l’icona culinaria del Natale italiano si sia trasformata in un fenomeno culturale e commerciale globale, che ha varcato ormai da anni i confini nazionali, alla conquista del mondo e come, grazie anche alla sua ricca storia e capacità di innovarsi, il panettone sembri destinato a restare una stella luminosa nel firmamento delle delizie gastronomiche italiane.
Dal flusso temporale delle ricerche è, infine, palese come l’interesse verso il panettone vada a svilupparsi seguendo una curva ascendente e significativamente rilevante che ha origine nei primi giorni di novembre e che prosegue con una crescita costante, con picchi progressivi che si intensificano man mano che ci si avvicina al periodo natalizio, raggiungendo il suo apice il 24 dicembre, Vigilia di Natale.
Copyright © 2000/2024
Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit
Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024