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Panorama / Economy

Nel Piemonte del gusto ... Il tartufo d’Alba e i vini pluripremiati, ma anche i formaggi Dop e le cioccolaterie: la regione delle Langhe è un’apoteosi del gusto che proprio a novembre si anima delle interpretazioni che alcuni chef di grande qualità propongono in eventi aperti al pubblico... Se in una brumosa giornata d’autunno un gourmand cercasse emozioni autentiche tra le colline piemontesi, non avrebbe che l’imbarazzo della scelta. Per festeggiare le sensazioni regalate dall’Erbaluce, uno storico vino bianco regionale, alcuni chef con la stella Michelin elargiranno al pubblico raffinati abbinamenti vino-cibo. La manifestazione, intitolata Erbaluce tra le... stelle, vedrà protagonisti ai fornelli Piero Bertinotti di Il Pinocchio di Borgomanero il 13 novembre a Torino, Walter Eynard, doppia stella del Flipot di Torre Pellice, il 21 a Montalto Dora, e Nicola Batavia di I Birichin di Torino il 3 dicembre al Lago di Viverone.
Il 12 novembre, invece, il Castello di Grinzane Cavour ospiterà l’VIII Asta mondiale del tartufo, dove i tuberi saranno battuti all’asta in diretta via satellite con Hong Kong e Parigi. Occasione ideale per addentrarsi nella Langa vinicola, dove in un increspato mare di vigne ordinate sono incastonate alcune tra le cantine più celebri della Penisola, quelle che sanno trasformare il nobile vitigno Nebbiolo in esclusive etichette di Barolo che portano il nome Cannubi, Bricco delle Viole, Vigne Vecchie o Runcot, nonché nel Barbaresco. La Cantina Sociale dei Produttori del Barbaresco è il cuore pulsante del grazioso comune omonimo. Il controllo di gran parte dei cru storici, il lavoro in vigna dei più di 50 membri e l’alta professionalità in cantina sono stati appena premiati con i tre bicchieri della guida Vini d’Italia 2007 per le riserve Pajè e Rio Sordo annate 2001.
La vicina e inaccessibile azienda Gaja ha meritato lo stesso riconoscimento per i Nebbioli Costa Russi e San Lorenzo ‘03. A Monforte d’Alba, l’unione di Conterno (un cognome che in paese è sinonimo di alta qualità per almeno altre tre aziende) e Fantino ha dato vita a una cantina arroccata su un’altura da visitare, oltre che per i calici, anche per il magnifico panorama a 360 gradi sulle Alpi liguri, piemontesi e valdostane. E se si cerca un relais, l’Hotel Villa Beccaris garantisce lo charme di una dimora settecentesca.
Percorso storico. L’emozionante percorso nella storia di una famiglia che alla Repubblica, all’editoria e alla musica italiana ha offerto un contributo significativo si compie a Dogliani, dove i Poderi Luigi Einaudi sono al contempo una cantina e un’esclusiva casa privata trasformata in foresteria. E per un abbinamento da favola con le grandi bottiglie, ci sono i formaggi di Beppino Occelli, a Farigliano. Ai piedi delle Langhe, Cherasco è famosa per le lumache, ma anche per un laboratorio storico: i golosi non resistono alle tentazioni della cioccolateria Ravera. Poco distante da Bra, dove Slow Food ha il suo quartier generale e la pasticceria Converso sforna dal l90l croissant e panettoni al moscato, l’Agenzia di Pollenzo (già recuperata nell’800 e pensata dai Savoia come masseria modello d’impronta neogotica) è diventata luogo d’elezione per la divulgazione e l’esperienza del gusto. Oltre al primo ateneo al mondo dedicato alla cultura del cibo, ospita un hotel 4 stelle, una Banca del vino che archivia bottiglie e promuove il sapere del calice, e il prestigioso ristorante Guido, altro protagonista del firmamento Michelin. Passando da Alba, città del tartufo per antonomasia, si sconfina nei territori del Rocro, dove sono almeno due le imperdibili attrattive. A Canale, all’interno dell’Enoteca del Roero, Davide Palluda unisce la tradizione piemontese e una fresca vena creativa in piatti che gli hanno regalato la stella. Tra le fronde delle vigne, poi, la premiata cantina Malvirà, orgog1iosa del suo Roero Superiore Trinità ‘03, ospita nella vicina Villa Tiboldi i cultori di una campagna che dosa con sapienza sapori semplici e sobria eleganza. Seguendo invece il corso del fiume Belbo, nelle terre cantate da Pavese, si incontra Canelli, nota per le cantine sotterranee che ospitano tra l’altro le aziende Contratto e Coppo (quest’ultima premiata con i 3 bicchieri per il Barbera d’Asti Pomorosso ‘04). Ma l’alchimia della rinascita del Barbera spetta a Giacomo Bologna, i cui eredi portano avanti una ricetta infallibile all’interno di una bellissima cantina, la Braida di Rocchetta Tanaro. Da qui si sconfina nelle risaie vercellesi, dove la riseria Acquerello di Livorno Ferraris, nell’enorme e storica tenuta Colombara, produce il miglior Carnaroli biologico, quello prediletto dai grandi chef. Verso nord, un altro itinerario conduce al Lago d’Orta, facendo sosta a Gattinara per sorseggiare un calice di Gattinara Osso Grato ‘01 dell’azienda Antoniolo. Lo specchio d’acqua tra le Prealpi del Piemonte novarese assume sfumature incredibili se ammirato da Villa Crespi, esclusivo hotel ottocentesco dai caratteri moreschi sulle alture di Orta San Giulio, dove gustare la sublime cucina, stavolta assolutamente mediterranea, dello chef stellato Antonino Cannavacciuolo.

Lumache o passiti, a ciascuno la sua sagra...
Anche chi ama andar per sagre e fiere non resterà deluso dal ricco calendario piemontese. Oltre che alle manifestazioni di novembre sul tartufo di Tortona, Murisengo, San Sebastiano Curone e Acqui Terme, l’11 ci si incontra a Cervere alla “Rassegna gastronomica del porro” e il 26 novembre a quella della pecora Frabosana-Roaschina e delle razze ovicaprine a Villanova Mondovì. Dicembre offre dal 2 al 5 la “Fiera fredda della lumaca” a Borgo San Dalmazzo e le celebrazioni del bue grasso a Carrù il 14, mentre i dolci sono di scena in “Dolci terre di Novi” a Novi Ligure (dall’8 al 10 dicembre). E per finire, presso l’Enoteca Regionale della Serra al Castello di Roppolo, ci sono “I vini del Sole 2006”, manifestazione dedicata ai passiti regionali (dall’8 al 10 dicembre).

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