02-Planeta_manchette_175x100
Allegrini 2024

Panorama / Economy

Bottiglie rare, clienti danarosi ... Vini di lusso. Il lancio “alla grande” della piccola cantina Barone di San Giuseppe dell’Olmo
L’azienda marchigiana, fondata nel 2002, anche a regime produrrà 35 mila litri al massimo di un “rosso” esclusivo e costoso. Che già spopola a Mosca e a Montecarlo: solo per merito del passaparola. E del cinema... Una rigida selezione “chicco a chicco” degli acini: tanto che il 50% dell’uva prodotta resta inutilizzato. Tre vitigni, lanciati da due anni, che producono appena 13 mila bottiglie, anche se la capacità potrebbe arrivare a 120 mila. “Ma anche a regime non supereremo mai le 35 mila bottiglie” promette Roberto Nicoletti Ballati.
Nel 2002, dopo aver lasciato la carriera legale a Roma, e aver visitato cantine e valutato terre in mezza Italia, Nicoletti, 35 anni, ha investito 1,5 milioni di euro e ha messo su una piccola cantina con 13 ettari di terreno nelle morbide colline marchigiane intorno a Offida, in provincia di Ascoli Piceno.
All’azienda Nicoletti ha dato un nome che ricorda le sue origini nobiliari siciliane: Barone di San Giuseppe dell’Olmo. E al suo vino (per il 60% fatto di uve Cabernet e Sangiovese, per il restante 40% da Montepulciano) ha impresso il nome di “Ballata”. L’obiettivo è un prodotto esclusivo, speciale, raffinato. A renderlo tale è anche una tecnica rarissima in Italia, la microssigenazione, che consiste sostanzialmente nella possibilità di dosare la quantità d’aria presente nel vino, e di accrescerne la morbidità. “Riusciamo a modellare il vino” sostiene Nicoletti “fino a ottenerne uno con il colore, la morbidezza, l’equilibrio, il corpo, il carattere che vogliamo noi. E quindi un prodotto di assoluta eleganza, fatto su misura per grandi palati”.
L’imbottigliamento avviene solo dopo la maturazione in botti da 500 litri, dopo continui test e analisi periodiche delle sue caratteristiche. Senza varare alcuna specifica campagna di comunicazione, ma soltanto grazie al passaparola negli ambienti “giusti”, soprattutto nel cinema, sono già arrivate a Offida prenotazioni “importanti” per l’annata 2005, la prima che è uscita dalle botti ed è stata da poco presentata al mercato: più di 3 mila bottiglie sono state richieste dai più lussuosi ristoranti di Mosca e svariate migliaia da quelli di Montecarlo. Se va avanti così, insomma, Nicoletti dovrà cominciare a pensare di vendere i suoi prodotti all’asta...
Intanto, per il 2007, il fatturato atteso dall’azienda Barone di San Giuseppe dell’Olmo è di 700 mila euro. Anche nei prossimi mesi e anni, comunque, la strategia di marketing di Nicoletti punterà alla nicchia più alta del mercato. E i canali della distribuzione non faranno altro che seguire le prime, coerenti indicazioni che arrivano già dal mercato, accompagnando uno sviluppo equilibrato e di impronta elitaria che dovrà andare a tutto vantaggio dei pochi clienti.
Anche con piccoli e originali “eventi” da realizzare presso la cantina, nello splendido scenario agreste e collinare dell’Ascolano, e che ospiteranno personaggi celebri: ma intanto una piccola folla di attori, sportivi, imprenditori, ma anche di semplici “enoappassionati”, ha già scoperto Offida e il suo “Ballata”, che promette sicuramente di essere tra i vini più rarefatti e preziosi d’Italia.

Sulle colline ascolane
Estensione - 13 ettari, 5 dei quali a vite
Produzione attuale - 13 mila bottiglie
Produzione a regime - 35 mila bottiglie
Investimento iniziale - 1,5 milioni di euro

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Pubblicato su ,