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Panorama / Economy

Wine festival per sommelier ... Nelle otto sezioni della mostra meranese si possono degustare le migliori bottiglie italiane e internazionali. Ma anche i Grandi Cru di Borgogna e le prelibatezze culinarie del Trentino. Per quattro giorni all’insegna della gastronomia... Si chiama Merano International Wine Festival ed è l’evento che celebra il vino italiano (e non solo) in Alto Adige, una delle regioni a più forte connotazione vitivinicola. Nella cornice del Kurhaus sul Lungo Adige, dal 9 al 12 novembre, quasi 500 produttori di vini di alta qualità mettono in mostra il risultato del proprio lavoro per degustazioni e acquisti. A differenza di quanto accade al Vinitaly di Verona, la partecipazione al Wine Festival è vincolata a un severo giudizio d’ammissione da parte di una qualificata commissione, che invita solo le cantine che negli ultimi anni abbiano garantito uno standard elevato di prodotto. Il programma prevede si cominci con la grande festa d’apertura venerdì sera nel Pavillon des Fleurs dello storico edificio di fine Ottocento, nel pieno centro del capoluogo venostano: il Festival è diviso in otto sezioni all’interno delle quali il visitatore può degustare i vini, presentati dagli stessi produttori. The One Hundred presenta le migliori 100 aziende italiane, selezionate in base alla qualità dei vini degli ultimi anni, rispondendo a un criterio di suddivisione delle zone vitivinicole più importanti. Ogni azienda presenta i suoi due migliori vini e quello caratterizzato dal miglior rapporto qualità-prezzo. Ma dietro a questo risultato ci sono dieci giurie che hanno selezionato i prodotti (con almeno 85/100 di voto) tra gli oltre 4 mila considerati per la loro intensità, eleganza, complessità e terroir.

Italia Top Selected, invece, presenta quasi 150 cantine nazionali che negli ultimi anni hanno reso eccellente la loro produzione, ma sono ancora poco conosciute sul mercato. Imperdibili per sommelier e appassionati anche le altre manifestazioni: Consortium (dedicata ai consorzi di tutela), Dulcis in Fundo (rassegna dei vini dolci, dal locale Gewiirztraminer alla malvasia) ed ExtremiS (aziende che producono in condizioni di territorio, clima e vinificazione molto particolari). La Intemational Top Producers, invece, vede la partecipazione di un centinaio di aziende di tutto il mondo, a cui si affiancano altre due manifestazioni particolari come l’Union des Grands Crus de Grand Bordeaux (una selezione di 36 dei 132 grandi Chàteaux francesi) e la Grands Crus et Premiers Crus de Bourgogne. Insieme al Festival, espone anche Culinaria, rassegna dei sapori tradizionali: 123 artigiani propongono le proprie prelibatezze culinarie. Sempre all’interno della Kurhaus, si susseguono degustaziofli di pasta, salumi e formaggi speciali, mostarde, confetture e salse, olio d’oliva e aceto balsamico, caffè, cioccolato e dolci. A margine anche lo show Cooking 4 Wrne, con tre grandi chef che danno spettacolo di fronte al pubblico e dietro ai fornelli della Gourmet Arena (da venerdì 9) e un’asta di beneficenza di tartufi d’Alba, in linea diretta con Berlino e Hong Kong (domenica 11). A corollario del Festival altre degustazioni dei migliori vini del mondo, notti musicali all’insegna del piacere del palato (compresi quelli di sigaro e acquavite), rassegne di vini con produzione biodinamica, attività sportive ed esposizioni artistiche legate al culto del vino.

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