Panorama / Economy

Il Brunello val bene un rinvio dell’embargo ... La chiusura del mercato americano alle pregiate bottiglie di vino è stata spostata dal 9 al 23 giugno. E, intanto, il Consorzio vara un comitato di garanzia per il vitigno... Slitta di un paio di settimane l’embargo statunitense al Brunello di Montalcino. “I produttori hanno tempo fino al 23 giugno, prima del blocco delle navi” ha detto Art Resnick, il portavoce del Ttb, l’ufficio per il commercio e la tassazione di alcol e tabacco, che nelle scorse settimane aveva imposto il blocco delle importazioni sul mercato americano dell’annata 2003 del pregiato vino a partire dal 9 giugno.
L’ente statunitense incaricato della supervisione del settore degli alcolici ha accolto quindi le richieste dei wine-maker toscani e dell’ambasciata italiana a Washington, che avevano chiesto più tempo per svelare i nomi dei produttori coinvolti nello scandalo del Brunello “taroccato”.
Dunque, la partita è rimandata proprio al 9 giugno, quando una delegazione del Ttb incontrerà i vertici del Consorzio di tutela del Brunello a Siena, per valutare i provvedimenti restrittivi sull’importazione di Brunello sui mercati americani, che nel 2008 dovrebbero assorbire 1,6 milioni di bottiglie.
Intanto, il presidente del Consorzio, Francesco Marone Cinzano, ha annunciato il varo di un “board di garanzia” che, assieme al ministero delle Politiche agricole e alla Camera di Commercio di Siena, dovrà definire i parametri analitici e gli strumenti operativi per garantire la purezza del Sangiovese (il vitigno usato per il Brunello) richiesta dal Disciplinare. “L’introduzione di tecnologie e metodi analitici a garanzia della qualità e del rispetto del Docg” sostiene Marone Cinzano “rappresenta una svolta epocale nel panorama del settore vinicolo italiano e va incontro alle richieste dell’ente americano Ttb per la distribuzione dell’annata 2003 sui mercati Usa”.