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Panorama / Economy

Sembrano vodka e sakè ma sono distillati veneti ... Alcolici. La Acquavite spa ha chiuso contratti per 100 mila bottiglie di Aqua 21 in Estremo Oriente. Mentre una nuova grappa, da Treviso, è appena partita alla conquista della Russia... Innovazione, creatività e comunicazione mixati a drink low alcol e vodka italiana da prosecco. La ricetta anticrisi lanciata dalla Acquavite spa di Roberto Castagner, distillatore veneto, ha “sbancato” la 14a edizione dell’International packaging competition, manifestazione collaterale del Vinitaly 2009 e ha affascinato i mercati dell’Est europeo e dell’Estremo Oriente.
Nata nel 1996, l’azienda di Visnà di Vazzola, Treviso, con 14 milioni di fatturato nel 2008, per la prima volta nella storia del concorso si è aggiudicata quattro dei cinque premi previsti per il settore dei distillati. Tra quelli assegnati anche la migliore Etichetta dell’anno 2009, vinta dal neonato soft drink Aqua 21, distillato a bassa gradazione alcolica (21 gradi) presentato al pubblico e sul mercato solamente dodici mesi fa. Ed è stato proprio il drink low alcol, Aqua 21, ad avere incantato Giappone, Cina e Corea.
In Giappone. Definito come il nuovo sakè italiano, dopo averlo degustato allo stand del Vinitaly i giapponesi sono pronti per importarlo sulle tavole del loro Paese. E non solo a fine pasto. Gli intenditori orientali lo hanno definito come un distillato che si accompagna alle pietanze durante tutto il pranzo. Nei ristoranti giapponesi il prodotto italiano arriverà a fine maggio: a importarlo sarà la Chie Watanabe Wine Co di Tokyo. Stessi tempi di commercializzazione anche in Corea con Les Vins De Maeil. Per l’azienda veneta forse ci sarà qualche difficoltà, quest’anno, per la richiesta superiore al prodotto disponibile. La produzione sperimentale, infatti, iniziata lo scorso anno con 20 mila bottiglie, di cui il 20% esportate in Germania e Inghilterra, nel 2009 raggiungerà le 150 mila unità. In due anni, solo in Oriente saranno esportate 100 mila bottiglie.
Ma il vero interesse arriva dalla Russia, che ne ha apprezzato innovazione e creatività. In un momento di crisi che non ha risparmiato il settore, Castagner infatti ha lanciato una nuova sfida sul mercato dei distillati: la prima vodka italiana ottenuta interamente da buccia di uva prosecco, la Grappa-Vodka Prosecco.
Distillata dieci volte e diluita con l’acqua delle Alpi, appena presentata ha già fatto onore al made in Italy. La Russia, che ha il 30% della produzione mondiale, le ha aperto i battenti dei famosi magazzini Gum, sulla Piazza Rossa di Mosca. Duemila bottiglie sono già esposte. Ma sono già pronti altri contratti con importanti distributori. L’azienda di Visnà, che si è aggiudicata anche il Premio speciale Packaging 2009, ha previsto una produzione per quest’anno di 40 mila bottiglie di vodka e un ricavato, solo dai magazzini russi, di poco meno di un milione di euro.

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