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Panorama / Economy

È l’ora di dire vino al vino ... Il Consorzio di Tutela della Valpolicella... Dal celebre Amarone alla promettente nicchia del Recioto per un totale di circa 50 milioni di bottiglie nel 2009 e un fatturato non lontano dai 200 milioni di euro. Con l’arrivo dei nuovi disciplinari che hanno limitato l’attività fuori zona, le aziende imbottigliatrici si sono ridotte a poco più di 200. Ma le aziende storiche sono più forti che mai... La nascita del Consorzio per la tutela dei vini Valpolicella viene da lontano. Il 9 novembre 1924 ebbe luogo a San Pietro in Cariano la prima riunione ristretta per gettare le basi di un Consorzio per la difesa dei vini tipici della zona. Oggi gli associati sono 167 imbottigliatori, di cui sei cantine sociali. Le aziende che imbottigliano Valpolicella associate e non al Consorzio sono poco più di 200, circa il 50% in meno di un anno fa. Una contrazione frutto dei nuovi disciplinari che hanno fortemente limitato l’imbottigliamento fuori zona salvando solo le aziende storiche. Negli ultimi cinque anni il potenziale produttivo è cresciuto di quasi il 9%. Importanti i numeri della produzione 2009 franco cantina: l’Amarone con 9 milioni di bottiglie vale 108 milioni di euro. Il Recioto della Valpolicella, prodotto storico ma di nicchia, con 400 mila bottiglie, spunta 5,6 milioni di euro. Il Valpolicella fra classico e non classico conta su 40 milioni di bottiglie, per un controvalore di 76 milioni. Il quantitativo di vino imbottigliato è rimasto costante negli ultimi quattro anni tra gli 8 e i 9 milioni di bottiglie, salvo l’isolata impennata del 2010, grazie a una sapiente azione di marketing e al traguardo della Docg: “Con le azioni intraprese dal Consorzio per tutelare la produzione, i prezzi delle uve per la vendemmia 2010 rimarranno costanti e addirittura in lieve aumento rispetto agli anni scorsi” spiega Luca Sartori, presidente del Consorzio. Sul fronte delle etichette, molte chance per il Ripasso, una produzione particolare che utilizza uve e vinacce usate per l’Amarone. “È un Valpolicella che viene fatto affinare per minimo 12 mesi. Da quest’anno è diventato una vera e propria tipologia di vino, con un proprio disciplinare di produzione. Questo avrà presto un costo aggiuntivo per le aziende del Consorzio. Per ottenere la fascetta di Stato bisognerà infatti pagare 1 centesimo a bottiglia. Una spesa per i produttori ma necessaria a tutelare il mercato dalle imitazioni” sottolinea Sartori. Un nuovo approccio all’eccellenza per il made in Italy di qualità che vede il Consorzio impegnarsi su varie iniziative. Come il sostegno all’associazione 3E: circa 40 aziende aderenti al Consorzio hanno accompagnato la degustazione di prodotti tipici offerta dalla Regione Veneto e i piatti della prima puntata italiana del Beyond Extra Virgin, il convegno internazionale sull’eccellenza dell’olio d’oliva alla sua IV edizione. “La scelta di partecipare con i nostri vini a questa iniziativa sull’olio nasce dalla perfetta condivisione da parte del concetto di eccellenza di un prodotto agroalimentare e del ruolo che esso deve giocare nelle logiche di mercato” spiega Sartori. Che non esclude di allargare il progetto anche al vino perché “qualità, tutela della denominazione e sinergia siano fatti, e non solo parole”.


Gli appuntamenti.

12 ottobre 2010. Unica data in Italia di Hiromi. Il concerto si svolgerà a Palazzo della GranGuardia di piazza Brà a Verona, preceduto da una degustazione di Amarone della Valpolicella a cura del Consorzio per la tutela dei vini Valpolicella.

28 ottobre 2010. Amarone & die Weine des Valpolicella. Si tratta della tradizionale degustazione di selezionate e prestigiose etichette di Amarone della Valpolicella presso la meravigliosa cornice del Grand Hotel Wien.

29-30 gennaio 2011. Nei giorni sabato 29 e domenica 31gennaio2011 si terrà l’attesa manifestazione Anteprima Amarone 2007, quest’anno presso la sede dell’EnteFiera di Verona con la partecipazionedi numerosi produttori della Valpolicella.

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